La Nuova Sardegna

«La signora vuole buttarsi, speriamo lo faccia»

«La signora vuole buttarsi, speriamo lo faccia»

Nelle intercettazioni dei carabinieri i dialoghi telefonici tra Rodolfo Gosmino e il figlio

18 settembre 2018
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SASSARI. «La signora dice sempre che vuole buttarsi da Capo Caccia». «E speriamo che lo faccia, però è importante che non cada su una roccia, altrimenti la sfascia...». Sarcastico fino alla crudeltà verbale, Rodolfo Gosmino risponde al figlio Alessandro che gli parla della fondatrice della Fondazione Ernestina Zoagli. È il 1 marzo del 2017 e i due professionisti non sapevano di essere ascoltati dai carabinieri che indagavano su una presunta tentata estorsione subita dal legale. Di certo dalle parole dei due non traspare grande affetto per la nobildonna algherese. «Sta rompendo i coglioni, non è mai contenta – scandisce le parole Gosmino figlio – chiede sempre soldi a Lorusso (l’amministratore di sostegno nominato dal tribunale ndc) e dice che una delle due donne le ruba sempre i soldi». «Peggio per lei – prosegue il legale che due anni prima il padre ha nominato presidente della Fondazione – sta sempre spendendo e comprando: fatture, bollette, arredi e controarredi, mobili...».

Il 3 marzo del 2017, padre e figlio si sentono ancora al telefono. «E quando è che va in visita a Capo Caccia la signora?» chiede Rodolfo. «Non me ne parlare, ieri mi ha chiamato, credevo per parlare invece erano ciarameddi». «Non devi parlare con lei – sbotta il padre –, non devi ascoltarla. C’è un amministratore giudiziario, che parli con lui». «Litiga con tutti – risponde Alessandro – e questo è il suo elisir, lei vive e rimane attiva perché ha questo carattere che bisticcia con le persone». «Io l’ho scoperto troppo tardi, ma meglio tardi che mai» risponde Rodolfo Gosmino –. Non entrarci figliolo».

«Pensavo che mi stesse chiamando per lo sfratto di C.. – si giustifica l’avvocato –. E poi c’è Lorusso che mi chiama tutti i giorni per queste persiane, ma non ci sono soldi. Lui vuole togliere le persiane, cambiare le finestre, come stare in albergo». «Ma ajò dai, ma sta impazzendo? - risponde Gosmino padre – , a non ha altro da fare Lorusso che pensare queste persiane? Ti consiglio io un falegname.. E poi ricordati: la proprietà è della Fondazione, quindi sei tu che decidi se fare o no le persiane, non gli altri».

«A me va anche bene – più morbido l’avvocato – per la serenità della fondatrice, non cerchi di preservarla?»

«E come sta di salute?» si informa il commercialista. «Ieri era a mille era a mille – è la risposta –. Sta benissimo, mangia, dorme e rompe le palle». (d.s.)

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