La Nuova Sardegna

Piras: metano necessario per l’economia dell’isola

Piras: metano necessario per l’economia dell’isola

A Bastia confronto sui progetti con gli altri partner: Corsica, Liguria e Toscana L’assessora: «Il gas naturale sarà utilizzato anche nei trasporti marittimi»

18 settembre 2018
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SASSARI. La Sardegna punta sul metano non solo per abbattere le emissioni inquinanti, dare competitività alle imprese e ridurre il costo della bolletta energetica dei cittadini, ma anche per incrementare e rendere più verde lo sviluppo delle attività legate al trasporto marittimo.

Grazie all’utilizzo del metano, infatti, sarà avviato il primo progetto pilota in grado di controllare le emissioni di zolfo nel traffico marittimo nell’isola. Sotto osservazione soprattutto i traghetti. L’obiettivo finale è quello di limitare l’uso del combustibile tradizionale a favore del metano, più sostenibile dal punto di vista economico e ambientale.

Per essere in anticipo sulle direttive del Parlamento europeo Sardegna, Corsica, Liguria e Toscana hanno messo a punto diversi progetti per utilizzare il metano nelle attività legate al trasporto marittimo.

I progetti sono stati illustrati nei giorni scorsi a Bastia durante un seminario internazionale al quale ha partecipato l'assessora regionale dell'Industria, Maria Grazia Piras, l’assessora dei Trasporti della Corsica, Vanina Borromei, il deputato Jean-Félix Acquaviva, e i rappresentanti delle più importanti società di distribuzione di metano, tra cui la compagnia francese Total. L’assessorato regionale dell’Industria è partner in due progetti. In particolare, il progetto Signal deve definire un sistema integrato di distribuzione del metano per le navi ed eventualmente per altri sistemi di trasporto o altre attività. Il budget del progetto è di 1 milione e 898mila euro.

Un altro progetto riguarda invece la promozione dell’uso del metano nei porti commerciali: bisognerà spiegare agli operatori del settore quali siano i vantaggi di utilizzare il metano, un combustibile meno inquinante. Altri due progetti vedono coinvolti, oltre all’assessorato all’Industria, anche l'università di Cagliari e l'Autorità Portuale Mari di Sardegna.

«La partita del metano è di primaria importanza per la Sardegna, lo abbiamo ribadito anche nei giorni scorsi nell’incontro a Cagliari con la ministra per il Sud, Barbara Lezzi, alla quale abbiamo chiesto il rispetto di quanto sottoscritto nel patto siglato due anni fa con il governo – ha detto Maria Grazia Piras – La metanizzazione dell’isola è un progetto arrivato ormai all'ultimo miglio, con l’avvio di tutti gli iter autorizzativi. L’auspicio è che non ci siano rallentamenti in questa fase cruciale. Il metano – ha continuato l’assessora – è una fonte energetica essenziale e irrinunciabile se si vogliono abbattere le emissioni inquinanti, anche nel settore dei trasporti, se si vuole garantire lo sviluppo dell’economia sarda, in particolare delle industrie, e soprattutto se si vuole assicurare ai sardi pari condizioni con il resto d’Italia e d’Europa».

«Il nostro obiettivo – ha concluso Maria Grazia Piras – è abbattere del 50%, entro il 2030, le emissioni di C02. Il metano è la fonte che può assicurare la transizione dal vecchio al nuovo modello energetico».



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