La Nuova Sardegna

Il consiglio regionale si mobilita in difesa del "foreign fighter"

Il consiglio regionale si mobilita in difesa del "foreign fighter"

Mozione in favore di Pierluigi Caria che su fb sottolinea: "Non sono un terrorista, combatto l'Isis"

19 settembre 2018
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CAGLIARI. Mobilitazione nel Consiglio regionale della Sardegna a sostegno di Pierluigi Caria, il 33enne presunto foreign fighter che aveva combattuto in difesa del popolo curdo arruolandosi con il Pkk e ora indagato per associazione con finalità di terrorismo.

I consiglieri Francesco Agus (Campo progressista), Anna Maria Busia (Centro democratico), Emilio Usula (Rossomori) e Paolo Zedda (Mdp) hanno presentato una mozione per chiedere all'Assemblea sarda «una presa di posizione univoca sulla vicenda di Caria e sulle perquisizioni che hanno coinvolto altri cittadini sardi impegnati in attività di cooperazione internazionale».

Un pronunciamento, spiega Agus, «su temi cari a ogni democratico e sui quali la nostra attenzione non deve mai venire meno: le libertà civili, la democrazia, l'autodeterminazione dei popoli, il sostegno alla lotta all'Isis e a tutte le forme di terrorismo».

Secondo il presidente della commissione Autonomia, «quanto è avvenuto merita l'attenzione del Consiglio regionale». Del resto, proprio la militanza e il sostegno al popolo curdo ha fatto scattare nei giorni scorsi la mobilitazione, anche sui social, del mondo indipendentista sardo, che ha manifestato solidarietà a Caria, figlio di Angelo Caria, fondatore del movimento Sardigna Natzione Indipendentzia.

Sul suo profilo Facebook, intanto, lo stesso Caria sottolinea di non essere un terrorista, mentre il suo legale in attesa del pronunciamento del Gip promette battaglia .

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