La Nuova Sardegna

L’iniziativa a cagliari 

Stati generali dell’agricoltura sarda tre giorni di dibattiti e confronti

Stati generali dell’agricoltura sarda tre giorni di dibattiti e confronti

SASSARI. I protagonisti del mondo agricolo sardo si ritroveranno faccia a faccia durante tre giorni di confronto serrato in cui si farà il punto sullo stato di salute del comparto e sulle prospettive...

19 settembre 2018
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SASSARI. I protagonisti del mondo agricolo sardo si ritroveranno faccia a faccia durante tre giorni di confronto serrato in cui si farà il punto sullo stato di salute del comparto e sulle prospettive di crescita e di sviluppo. L’appuntamento per gli stati generali dell’agricoltura è al Polo fieristico di Cagliari dove, da domani si proverà a mettere i paletti sulla strada da percorrere per migliorare le condizioni di lavoro, produttive e di rendita delle aziende. “Gli Stati generali dell’Agricoltura 2018. Dal PSR 2014-2020 alla Programmazione 2021-2027. Gestione, attuazione e prospettive per la crescita competitiva dell’agricoltura in Sardegna”, è la traccia su cui si articoleranno i lavori di una tre giorni in cui la vera opportunità per il comparto sarà garantita dalle analisi sull’evoluzione del settore negli ultimi decenni e dalle proposte che dovranno essere portate a sintesi, con progetti realizzabili nel medio e lungo periodo, per affrontare le nuove sfide imposte dai mercati globali e dai cambiamenti climatici. Dopo le relazioni introduttive durante il primo giorno è previsto un workshop che vedrà lo svolgimento in parallelo di 11 tavoli di lavoro, ognuno dedicato a un specifica filiera o a un tema trasversale. L’assessore Caia: «Un appuntamento importante e di particolare responsabilità per il mondo agricolo. Un’occasione in cui giocare a carte scoperte per il bene del comparto e dei tanti lavoratori che ogni giorno faticano per far quadrare i conti – così l’assessore Caria, che ha aggiunto –. La nostra agricoltura ha margini di crescita straordinari, ma necessita di una riorganizzazione condivisa che parta dal basso e che permetta di produrre profitti e occupazione in un momento così difficile. Noi vogliamo fare la nostra parte creando le migliori condizioni per il confronto. Solo dal dialogo possono venire fuori soluzioni innovative che permettano di rivoluzionare, un pilastro della nostra economia».

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