La Nuova Sardegna

Urbanistica, la legge sbarca in Consiglio

Urbanistica, la legge sbarca in Consiglio

I Rossomori chiedono un referendum prima dell’entrata in vigore. All’attacco anche Puddu, M5s

19 settembre 2018
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CAGLIARI. La legge urbanistica ha tagliato il nastro. In Consiglio regionale è cominciato il dibattito sull’ultima bozza, quella licenziata in commissione e a maggioranza dal centrosinistra. Ma non è andato oltre le relazioni di maggioranza, letta da Antonio Solinas del Pd, e minoranza, con Antonello Peru per Forza Italia. I fuochi d’artificio cominceranno dal 23 settembre in poi, quando l’aula entrerà nel dettaglio dei 90 articoli destinati a governare il territorio nelle coste e in campagna, meno nelle zone interne. Con questa partenza in sordina, il confronto s’è acceso comunque fuori dal Consiglio. Autodeterminatzione, con in testa i Rossomori, ha presentato in Tribunale il quesito con cui vorrebbe chiedere ai sardi di esprimersi sulla Legge prima che entri in vigore. Perché – è scritto in comunicato – «una maggioranza in scadenza e che non sarà riconfermata dagli elettori, possa arrogarsi la decisione di decidere il futuro della Sardegna e sopratutto lo faccia con una legge non condivisa, contestata e molto pericolosa secondo molti sardi». Poi dall’esterno è arrivato anche l’attacco del candidato presidente del Movimento Cinque stelle per le regionali del 2019. Mario Puddu ha scritto: «Pur di tutelare gli interessi dei signori del cemento Pigliaru e l’assessore Erriu preferiscono calpestare la volontà dei sardi e quella dei sindaci, che con il Consiglio delle Autonomie locali si sono rifiutati persino di esprimere un parere sulla Legge». Per poi alzare ancor di più il tiro: «Dopo le proteste di urbanisti, intellettuali, associazioni e cittadini, è arrivata un’altra clamorosa bocciatura». Fino a sostenere che agli elettori il Movimento è pronto a presentare la sua idea di urbanistica. Questa: «A cominciare da un pieno coinvolgimento dei sardi nel governo del territorio. Perché è l’unica strada per trovare il giusto equilibrio tra la memoria della Sardegna e un futuro sostenibile e compatibile con la massima salvaguardia di un bene irripetibile, l’ambiente». L'obiettivo dei 5 Stelle sarà quello di «ridurre il consumo del suolo puntando su riqualificazione e recupero dell'esistente, compresa la riconversione delle strutture militari e industriali dismesse e delle aree compromesse». Per questo, ha attaccato il candidato, «oggi respingiamo il tentativo del centrosinistra di far riprendere a costruire nella fascia dei 300 metri dal mare e ancora meno imporre un testo contrario al Ppr del 2006. Piano che «va rafforzato, aggiornato ed esteso alle zone interne così da superare gli squilibri con le coste». La replica dell’assessore Cristiano Erriu è stata questa: «Nella foga di una campagna elettorale fin troppo anticipata, Puddu parla di un testo non letto o che ha letto molto male. Perché la Legge in discussione è costruita invece avendo come riferimento proprio il Piano paesaggistico, una conquista del centrosinistra e non della sua parte politica». Per poi replicare ai presunti favori ai signori del cemento: «Demagogicamente invocati – ha scritto l’assessore – sono invece veramente modesti e finalizzati piuttosto a far ripartire l’occupazione attraverso il rilancio dell'offerta turistica, come tra l’altro sollecitato da sindacati, imprese, ordini professionali e soprattutto moltissimi cittadini».

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