La Nuova Sardegna

Porto Canale crollo traffico merci

Il porto Canale di Cagliari cola a picco: ha perso in tre anni il 72% del traffico merci. A rischio ci sono 220 lavoratori e un indotto di altri 300 operatori. È la denuncia di Uiltrasporti sullo...

21 settembre 2018
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Il porto Canale di Cagliari cola a picco: ha perso in tre anni il 72% del traffico merci. A rischio ci sono 220 lavoratori e un indotto di altri 300 operatori. È la denuncia di Uiltrasporti sullo stato di salute dello scalo di Macchiareddu: il sindacato chiede l'apertura immediata di un tavolo di crisi e un intervento del ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli.

«Lo scenario del terminal di Cagliari non può avere una vita lunga – spiega il segretario regionale della Uiltrasporti, William Zonca – Sicuramente paghiamo 3 anni e mezzo di commissariamento del porto dovuto all'immobilismo della Regione che non riusciva a designare il presidente dell'Autorità portuale. Oggi, a distanza di oltre un anno dalla nomina, nulla è cambiato, anzi la situazione è sempre più preoccupante». La concorrenza? Il dossier della Uiltrasporti evidenzia come a Cagliari i costi di pilotaggio e per i rimorchiatori, a parità di tariffe, siano superiori a Gioia Tauro. Quanto alla distanza dalle grandi rotte di navigazione, lo studio del sindacato rileva come la posizione di Cagliari sia molto più centrale rispetto a di Gioia Tauro. «Oggi le merci viaggiano fra Tangeri e Port Said, attracchi più vantaggiosi. Il porto di Cagliari è sempre più lontano dai mercati».

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