La Nuova Sardegna

Sotto gli effetti dell’alcol l’investitore di Simone

Sotto gli effetti dell’alcol l’investitore di Simone

I test compiuti sul conducente della Fiat Brava hanno confermato il sospetto Rinchiuso in carcere l’indagato, l’accusa resta quella di omicidio stradale

29 settembre 2018
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CAGLIARI. Guidava la sua Fiat Brava dopo aver bevuto troppo Simone Melis, l’operaio di 45 anni arrestato per aver travolto e ucciso il quindicenne Simone Casu sulla via principale di Sant’Andrea Frius poco dopo le 21 dello scorso 25 settembre. L’esito degli accertamenti disposti dai carabinieri di Dolianova subito dopo l’incidente non sembrano lasciare spazio ai dubbi: il tasso alcolemico rilevato nel sangue dell’operaio è risultato fuori dai limiti di legge. In altri tempi per lui sarebbe scattata insieme a quella di omicidio colposo anche l’accusa di guida in stato di ebbrezza, oggi la contestazione è integrata nel reato di omicidio stradale e costituisce soltanto un’aggravante. La Corte di Cassazione ha chiarito definitivamente con una sentenza dello scorso mese di giugno che se all’indagato venisse contestato separatamente il reato di guida in stato di ebbrezza verrebbe violato il principio secondo il quale nessuno può essere processato due volte per lo stesso fatto. Lo stato di alterazione riscontrato nei test sembra comunque spiegare, almeno in parte, le ragioni di un incidente quantomeno anomalo: Melis - che è difeso dagli avvocati Pietro Leo ed Enrico Palmas - percorreva via della Libertà a velocità sostenuta quando d’improvviso l’auto ha sbandato, ha perso la direttrice di marcia ed è andata a finire al margine destro della carreggiata. La sfortuna ha voluto che in quell’attimo passasse Simone Casu, che non ha avuto il tempo di scansarsi o di evitare comunque di essere investito. Secondo la ricostruzione elaborata dai carabinieri del Nucleo Radiomobile di Dolianova non risulta che il conducente della Fiat Brava abbia incontrato ostacoli, qualcosa che l’abbia obbligato a compiere una manovra brusca. Il fatto, ora accertato, che avesse troppo alcol nel sangue spiegherebbe quanto è avvenuto.

Nei prossimi giorni Simone Melis, che subito dopo l’incidente appariva in stato di choc, verrà sottoposto all’esame di garanzia insieme ai suoi difensori e potrà spiegare al giudice qual è stata la causa del suo errore di guida. Probabile che i legali chiedano la sua scarcerazione. (m.l.)

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