La Nuova Sardegna

Imbrattate le auto dei pacifisti anti-Rwm

di Claudio Zoccheddu
Imbrattate le auto dei pacifisti anti-Rwm

Domusnovas, l’episodio durante una manifestazione di protesta contro la fabbrica delle bombe

30 settembre 2018
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DOMUSNOVAS. Si erano dati appuntamento per ricordare al governo gli impegni presi qualche tempo fa, sono andati via con le auto imbrattate dalla vernice spray spruzzata mentre era in corso la protesta. La manifestazione dei pacifisti sardi contro la fabbrica di bombe della Rwm, a Domusnovas, ha quindi avuto un epilogo che è andato di traverso ai proprietari delle vetture danneggiate. «È sempre il solito gruppetto di persone – spiega Angelo Cremone, portavoce di Sardegna Pulita – ma non credo siano operai della Rwm. Qualche tempo fa ci avevano minacciato di morte, questa volta se la sono presa con le auto quando eravamo lontani. Hanno imbrattato anche l’auto della Rai, evidentemente gli danno fastidio i giornalisti. Non vogliono che si parli delle nostre proteste». La manifestazione era partita regolarmente dopo le 10.30 davanti alla Rwm con una coreografia d’impatto: riproduzione di bombe, una piccola bara bianca con le scarpine appoggiate sopra per denunciare la morte dei bambini nello Yemen e una maglietta lilla insanguinata con la scritta «basta». C’erano anche le candele per ricordare le vittime della guerra. I manifestanti hanno mostrato uno striscione nero con la scritta «No al massacro nello Yemen». A tenere la manifestazione a distanza di sicurezza dalla fabbrica ci ha pensato un fitto cordone di forze dell’ordine. Tante anche le bandiere arcobaleno della pace. Tutto era andato più o meno come previsto, perlomeno fino a quando gli attivisti si sono trovati davanti alle auto imbrattate. L’atto vandalico non ha raffreddato l’animo battagliero dei pacifisti: «Se pensano di poterci fermare sbagliano di grosso – aggiunge Carmone –. Abbiamo manifestato per ricordare al governo le parole del vicepremier Di Maio quando aveva parlato delle “esportazioni fuorilegge” della Rwm, perché la legge 185 vieta di vendere armi ai paesi di in guerra. Adesso speriamo che se ne ricordi». I manifestanti hanno anche annunciato nuove azioni di protesta: «Visto che non le ferma nessuno, ci penseremo noi: faremo gli scudi umani per bloccare i Tir che trasportano le bombe, abbiamo mandato un esposto al Presidente della Repubblica, saremo a Bruxelles per presentare un documento in cui sono indicate le violazioni compiute dallo Stato italiano e infine manifesteremo davanti alla sede della Rwm, a Düsseldorf», conclude Carmone.

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