Tajani accusa Moi: «Violenza psicologica»
L’indennità dell’eurodeputata del M5s sospesa per 12 giorni dopo la segnalazione di due collaboratori
03 ottobre 2018
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SASSARI. Un altro parlamentare del Movimento cinque stelle è finito nell’occhio del ciclone. Dopo Andrea Mura è la volta di Giulia Moi che, a differenza del velista cagliaritano, occupa una poltrona del Parlamento europeo. C’è anche un’altra differenza: Mura è stato scaricato del M5s quando era già nel bel mezzo delle tempesta, Moi si era allontanata da tempo dal partito fondato da Beppe Grillo presentando un’istanza di autosospensione. Il caso Moi, comunque, ha fatto parecchio rumore perché l’eurodeputata è stata accusata di “molestie psicologiche” ai danni di due assistenti che lavorano nel suo ufficio di Strasburgo.
«A norma dell’articolo 166 del regolamento, in base alle conclusioni del comitato consultivo competente per le denunce di molestie riguardanti assistenti parlamentari accreditati e deputati, e avendo preso nota delle osservazioni scritte della deputata interessata ho deciso di comminare una sanzione all’onorevole Giulia Moi (M5s) per la sua condotta nei confronti degli assistenti parlamentari, qualificata come molestia psicologica». Lo ha annunciato il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani. «La sanzione consiste nella perdita del diritto all'indennità di soggiorno per un periodo di 12 giorni (circa 4mila euro, ndr) – aggiunge Tajani –. La decisione è stata notificata alla deputata interessata che può presentare un ricorso interno dinanzi all'ufficio di presidenza. Tale ricorso ha carattere sospensivo della sanzione». E l’europarlamentare non ci ha pensato due volte e ha già annunciato di essere pronta a presentare un ricorso all’ufficio di presidenza del Pe contro la sanzione che le è stata inflitta per la sua condotta: «Questa vicenda riguarda persone sulle quali è stata mal riposta la mia fiducia – sottolinea Giulia Moi in una nota diffusa dopo il provvedimento annunciato da Tajani –. Sto presentando il ricorso interno dinanzi all'ufficio di presidenza». Il partito, poi, non ha perso tempo a ricordare il rapporto complicato con l’eurodeputata. Fonti del M5s al Parlamento europeo, infatti, hanno ricordato che Giulia Moi si era autosospesa tempo fa e che, in ogni caso, la questione verrà presa in carico dai probiviri.
«A norma dell’articolo 166 del regolamento, in base alle conclusioni del comitato consultivo competente per le denunce di molestie riguardanti assistenti parlamentari accreditati e deputati, e avendo preso nota delle osservazioni scritte della deputata interessata ho deciso di comminare una sanzione all’onorevole Giulia Moi (M5s) per la sua condotta nei confronti degli assistenti parlamentari, qualificata come molestia psicologica». Lo ha annunciato il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani. «La sanzione consiste nella perdita del diritto all'indennità di soggiorno per un periodo di 12 giorni (circa 4mila euro, ndr) – aggiunge Tajani –. La decisione è stata notificata alla deputata interessata che può presentare un ricorso interno dinanzi all'ufficio di presidenza. Tale ricorso ha carattere sospensivo della sanzione». E l’europarlamentare non ci ha pensato due volte e ha già annunciato di essere pronta a presentare un ricorso all’ufficio di presidenza del Pe contro la sanzione che le è stata inflitta per la sua condotta: «Questa vicenda riguarda persone sulle quali è stata mal riposta la mia fiducia – sottolinea Giulia Moi in una nota diffusa dopo il provvedimento annunciato da Tajani –. Sto presentando il ricorso interno dinanzi all'ufficio di presidenza». Il partito, poi, non ha perso tempo a ricordare il rapporto complicato con l’eurodeputata. Fonti del M5s al Parlamento europeo, infatti, hanno ricordato che Giulia Moi si era autosospesa tempo fa e che, in ogni caso, la questione verrà presa in carico dai probiviri.
