La Nuova Sardegna

caritas parte civile 

Traffico di indumenti destinati ai poveri a giudizio in quattro

CAGLIARI. Nessuna sorpresa: vanno tutti a giudizio i sei imputati nella clamorosa inchiesta sugli indumenti nuovi e usati raccolti dalla Caritas e finiti in vendita nelle bancarelle di Napoli, una...

03 ottobre 2018
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CAGLIARI. Nessuna sorpresa: vanno tutti a giudizio i sei imputati nella clamorosa inchiesta sugli indumenti nuovi e usati raccolti dalla Caritas e finiti in vendita nelle bancarelle di Napoli, una truffa che nel gennaio del 2016 sollevò un polverone nel mondo dell’assistenza ai poveri e ai migranti. L’11 febbraio dell’anno prossimo dovranno presentarsi davanti ai giudici del tribunale, su richiesta del sostituto procuratore della Dda Guido Pani, il referente dei servizi di approvvigionamento e logistica della Caritas Andrea Nicolotti (57 anni) di Cagliari, Giampiero Cesarini (45) e la moglie Rosa Contiello (42) di Napoli, residenti in Sardegna dove si occupano del recupero di abiti usati con la società Eurofrip di Guarino in Casoria, e l'imprenditore Guido Afflitto (67) originario di Catanzaro, titolare della Sarda Recupero tessili con sede a Monastir. Le accuse contestate della Procura non sono cambiate dall’atto di conclusione delle indagini all’udienza preliminare conclusa ieri mattina davanti al gup Giampaolo Casula: sono il traffico illegale di rifiuti e il concorso in truffa ai danni della Caritas, che si è costituita parte civile per chiedere il risarcimento. Vanno a giudizio con l’accusa di corruzione per un fatto marginale anche Leopoldo Trudu, ex assessore ai lavori pubblici del comune di Decimomannu e Carlo Maramarco, dipendente della stessa amministrazione.

L'inchiesta era partita da un esposto anonimo ed era sfociata a gennaio di due anni fa nel sequestro di un semirimorchio in partenza da Cagliari per Napoli, carico di abbigliamento che la società campana Eurofrip aveva raccolto in giro per la Sardegna per conto della Caritas. Esaminato il carico, gli uomini del Nucleo investigatico del Corpo Forestale coordinati dal commissario Ugo Calledda avevano ricostruito il tragitto dei vestiti scoprendo che in buona parte non erano neppure passati per i magazzini della Caritas ma sarebbero stati spediti direttamente alla volta di Napoli e su altri mercati. (m.l.)

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