La Nuova Sardegna

Urbanistica, il Pd Solinas: aperti alle modifiche

di Alessandro Pirina
Urbanistica, il Pd Solinas: aperti alle modifiche

Il presidente della Commissione: «Ci sono le condizioni per il via libera alla norma Chi ha perplessità o è contrario ci spieghi cosa non va: siamo pronti a discuterne»

03 ottobre 2018
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SASSARI. Il ritorno in commissione è da tutti considerato il de profundis della legge urbanistica. Ma c’è ancora chi è convinto che ci siano gli spazi per un via libera dell’ultimo minuto. Soprattutto dopo le prese di posizione delle associazioni di categoria e dei sindacati, che, a eccezione della Cgil, in un forum organizzato dalla Nuova hanno chiesto alla maggioranza di riportare la legge in Consiglio e di approvarla prima della fine della legislatura. Un appello che non è passato inosservato. E a farlo proprio è il dem Antonio Solinas, presidente della commissione Urbanistica. Che parte da un presupposto: «Mai una legge è stata così condivisa come questa. È stata portata a conoscenza di tutti i sardi. Abbiamo fatto sei assemblee in tutti i territori. Abbiamo dedicato un’intera giornata all’incontro con gli addetti ai lavori sulla procedura di approvazione dei Puc. Dopo un anno e mezzo il disegno di legge è completamente diverso, che non vuole dire che abbiamo disconosciuto il lavoro fatto dalla giunta. Anzi. Insieme alla giunta abbiamo tenuto conto delle osservazioni, dei suggerimenti e anche delle critiche per migliorare la legge. Se in questi mesi ho incontrato mille persone 10 erano contrarie alla legge e 20 ci chiedevano di essere di manica più larga. Gli altri tutti favorevoli».

Solinas, insomma, descrive uno scenario in cui i contrari alla legge urbanistica sono una esigua minoranza. Fatto sta che però la norma si è arenata. «Il Cal non è riuscito a esprimere il proprio parere, se non una commissione interna che aveva mostrato perplessità. Poi qualche componente della maggioranza che aveva votato a favore in commissione ha annunciato che senza modifiche il suo gruppo avrebbe detto no in aula. Ma ancora non ho capito quali sono queste proposte di modifica. Noi siamo pronti ad ascoltarle. In questo anno e mezzo la commissione ha lavorato tanto e seriamente. E vorremmo continuare a farlo». Solinas apre dunque al Cal («siamo pronti a incontrare il Consiglio delle autonomie e ascoltare le modifiche che chiedono»), ma soprattutto si appella alle forze politiche. «Noi siamo aperti al dialogo con la maggioranza e anche con la minoranza. Sta a loro spiegarci quali modifiche intendono introdurre. La legge non è di una sola parte politica, ma è di tutto il Consiglio. La legge è stata costruita per tutta la Sardegna». Il presidente della commissione non dice che la legge sia perfetta. «Forse si poteva fare di più, forse di poteva avere più coraggio. Ma la politica è l’arte della mediazione e noi abbiamo cercato di dare vita al miglior testo unico sull’urbanistica. Il mio rammarico non è tanto per il lavoro che ho fatto io o l’assessore Erriu, ma abbiamo preso un impegno con i cittadini, con i sindaci, con le associazioni. A tutti loro vanno date delle risposte». Solinas ammette che l’errore più grande è stato non approvare la legge nei mesi scorsi, senza arrivare a ridosso della scadenza della legislatura, ma non tutto è perduto per lui. Qualche spiraglio di riaprire la partita c’è ancora. «Se la maggioranza si ritrova e ci dà delle garanzie la commissione si riunisce subito. Siamo aperti a tutte le proposte di modifica. Ci sono le condizioni per dare il via libera a questa legge».

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