La Nuova Sardegna

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Minciaredda, per il via alla fase 2 manca l’autorizzazione integrata

Minciaredda, per il via alla fase 2 manca l’autorizzazione integrata

SASSARI. La giunta regionale è in attesa della Autorizzazione integrata ambientale (Aia) per la fase 2 del progetto Nuraghe. Il decreto ministeriale relativo alla zona di “Minciaredda” (fase 1) è...

04 ottobre 2018
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SASSARI. La giunta regionale è in attesa della Autorizzazione integrata ambientale (Aia) per la fase 2 del progetto Nuraghe. Il decreto ministeriale relativo alla zona di “Minciaredda” (fase 1) è arrivato invece il 26 luglio e così - dopo un decennio - il progetto può finalmente essere attuato. A questo punto - come ha sottolineato l’assessora regionale all’Ambiente Donatella Spano - «manca solamente la conclusione del procedimento per le opere edili (ad esempio la piattaforma di trattamento) che è in capo al Suap del Comune di Porto Torres. Ma il progetto Nuraghe fase 1 è partito».

Invece la “fase 2 del progetto Nuraghe” riguarda gli interventi di risanamento nell’area palte fosfatiche, la gestione dei materiali provenienti dalla demolizione dell’impianto Tpf (Tripolifosfati) e la realizzazione del modulo di raccolta Mpf (cioè Modulo Palte Fostatiche). Syndial ha risposto alle prescrizioni formulate da Ispra (da agosto Isin- Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione) nell’ambito del procedimento in capo alla Prefettura che deve chiuderlo (sta convocando la Commissione in data successiva all’8 ottobre e prima della fine del mese ).

Il Sito di interesse nazionale (SIN) di Porto Torres ha un’estensione di 1830 ettari e ricomprende al suo interno il polo industriale. L’attivazione delle bonifiche nei territori inquinati è uno degli obiettivi strategici della giunta per garantire la tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente, sia per una riconversione di un territorio pregiato ai fini del suo sviluppo economico e produttivo.



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