La Nuova Sardegna

una perizia sull’incidente 

Dj travolto a Pula, c’è un indagato

Il conducente dell’auto potrebbe rispondere di omicidio stradale

06 ottobre 2018
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CAGLIARI. È indagato con l’accusa di omicidio stradale il quarantanovenne di Pula che nel pomeriggio dello scorso 6 agosto ha travolto e ucciso il dj Christian Urru, 32 anni di Villa San Pietro, mentre era in sella alla sua moto all’altezza del chilometro 29 della statale 195. Il prossimo 8 ottobre il pm Emanuele Secci, titolare dell’inchiesta giudiziaria, conferirà l'incarico al consulente Francesco Marongiu per cercare di stabilire la dinamica e le cause esatte dello scontro, oltre che per capire se la segnaletica stradale installata in quel tratto distrada fosse corretta e non abbia tratto in inganno il conducente dell’auto e il motociclista. La famiglia del giovane si è affidata al perito Stefano Ferrigno per partecipare alle fasi dell’indagine e si è costituita parte civile con la consulenza dello studio 3A, che spiega in una nota: «All'improvviso Christian si è trovato davanti la Fiat Idea condotta dal quarantanovenne, che sopraggiungeva dalla direzione opposta e che ha svoltato a sinistra per entrare al distributore ubicato a lato della carreggiata opposta al suo senso di marcia». L’impatto è stato inevitabile e il giovane è morto nonostante l’intervento dell’ambulanza e dell’elicottero di soccorso. La famiglia ora chiede giustizia, convinta della responsabilità dell'automobilista che avrebbe mancato la precedenza nella svolta, incorrendo in un errore fatale. Non solo, dubbi vengono sollevati anche sulla segnaletica stradale: nel primo tratto una doppia linea continua, a seguire tratteggiata e infine il ripristino della linea continua, ma solo dopo che è avvenuto l'incidente.

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