La Nuova Sardegna

Industria 4.0, in arrivo 1,5 miliardi per le aziende

Industria 4.0, in arrivo 1,5 miliardi per le aziende

Nuove opportunità dall’accordo Confindustria-Intesa San Paolo per aumentare la competitività

06 ottobre 2018
2 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Nuove opportunità per le imprese sarde grazie all’accordo tra Confindustria e Intesa San Paolo. A disposizione un plafond nazionale di 90 miliardi di euro nell’arco dei tre anni, dei quali un miliardo e mezzo sono destinati alle imprese sarde.

La nuova formula è stata presentata ieri nella sede delle attività protagoniste dell'accordo, cioè le aziende. Nell’isola è stata la Argiolas Formaggi ad ospitare l’illustrazione dei dettagli dell’addendum all’accordo 2016-2019 tra Confindustria piccola industria e Intesa Sanpaolo dal titolo “Progettare il futuro”. Un accordo dedicato alla competitività delle imprese, per aiutarle a cogliere le opportunità offerte dalla quarta rivoluzione industriale.

All’evento ha partecipato anche Carlo Robiglio, presidente Piccola Industria Confindustria.

In particolare l’accordo punta a promuovere una nuova cultura di impresa. Nel pacchetto sono previsti anche i percorsi “Lean 4.0” che abilitano le imprese alle tecnologie digitali. Gli imprenditori potranno così accedere ad un insieme di iniziative informative e formative. «L’accordo – ha spiegato Pierluigi Monceri, direttore regionale Lazio, Sardegna e Sicilia Intesa Sanpaolo – vuole aiutare le aziende a migliorare la loro capitalizzazione ed a cogliere le grandi opportunità offerte dalla digitalizzazione e dai nuovi scenari annunciati dalla quarta rivoluzione industriale».

Secondo un’analisi di Intesa Sanpaolo, la Sardegna, con poco più di 30 miliardi di valore aggiunto, rappresenta circa il 9% del valore aggiunto del Mezzogiorno e il 2% del totale nazionale, realizzato per quasi l’80% nel settore dei servizi, per il 15% nell’industria e per il restante 5% nell’agricoltura. Nell’isola sono attive 140 mila imprese, nel comparto del commercio (27%), dell’agricoltura (24%) e del turismo (9%) e che nel secondo trimestre 2018 hanno registrato una lieve flessione di circa 250 unità (-0,2%). Presenti anche circa 180 start-up innovative, di cui 111 a Cagliari.

La propensione all'export dell’isola (pari al 17,5%) è superiore di circa quattro punti rispetto al resto del Mezzogiorno. Infine, il settore high tech si colloca tra i primi comparti per attese di investimenti.



In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative