La Nuova Sardegna

turismo 

Nasce la rete dei sentieri sardi Argiolas: così si valorizza il paesaggio

Nasce la rete dei sentieri sardi Argiolas: così si valorizza il paesaggio

CAGLIARI. La rete escursionistica regionale diventerà presto realtà: si partirà da 1000 chilometri di itinerari, ma l’obiettivo è arrivare a 4000. La Regione ha affidato la mappatura e la gestione...

08 ottobre 2018
2 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. La rete escursionistica regionale diventerà presto realtà: si partirà da 1000 chilometri di itinerari, ma l’obiettivo è arrivare a 4000. La Regione ha affidato la mappatura e la gestione degli itinerari a Forestas, con la partecipazione di comuni, imprenditori, associazioni di categoria, semplici appassionati.

«È un grande passo avanti per valorizzare il paesaggio che è una risorsa economica straordinaria per i territori costieri e interni della Sardegna», ha detto l’assessora regionale del Turismo Barbara Argiolas chiudendo ieri alla Fiera di Cagliari la tavola rotonda sulla “Valorizzazione del paesaggio attraverso le nuove direttive tecniche regionali in materia di sentieri escursionistici e ippovie”, organizzata dall’agenzia Forestas nell’ambito delle iniziative ospitate dal Turisport 2018.

L’assessora ha presentato i punti principali delle linee guida per la nascita della Rete escursionistica della Sardegna (Res), approvate pochi giorni fa dalla Giunta regionale.

La rete escursionistica regionale, istituita con la legge regionale 16 del luglio 2017, nasce con 1000 chilometri di percorsi censiti e due obiettivi: arrivare a 4000 chilometri di itinerari e includere nella rete tutti gli attrattori archeologici, culturali e ambientali della Sardegna.

È soddisfatta Barbara Argiolas: «Ci avviciniamo sempre di più a un’unica visione di turismo. La rete escursionista è centrale nello sviluppo di un modello di turismo sostenibile, lento, che si affianchi a un balneare forte e sempre più di qualità». L’assessora ha poi ricordato come quello della rete escursionistica non sia l’unico progetto sul turismo. «Ne abbiamo altri sulle ciclovie, sul circuito dei Giardini storici, sui borghi, sui cammini minerari e gli itinerari religiosi, sul turismo enogastronomico. E tutto per creare nuove stagionalità che amplino il richiamo turistico della destinazione Sardegna oltre i mesi estivi e generino sviluppo anche grazie al coinvolgimento attivo delle comunità e alla valorizzazione delle loro peculiarità».



In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sin
Le nostre iniziative