La Nuova Sardegna

Cagliari, in tre rubano il bancomat alla Conad

Cagliari, in tre rubano il bancomat alla Conad

Assalto notturno con le auto al superstore di via Jenner. Bottino di 40mila euro, banconote macchiate

09 ottobre 2018
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CAGLIARI. Assalto notturno al bancomat della Bnl posto all’ingresso del superstore Conad di via Jenner. Una banda composta da tre banditi incappucciati è riuscita a sradicare la macchinetta di erogazione di denaro agganciandola a una fune legata al pianale di una delle due auto utilizzate per il colpo, portandosela via con tutto il malloppo: l’importo dovrebbe essere di circa 40mila euro. Il colpo è stato messo a segno alle 3,20 della notte fra domenica e ieri. Tutte le sequenze sono state registrate dal sistema di videosorveglianza e adesso sono in mano agli investigatori della squadra mobile di Cagliari e della Scientifica. Scomparse nel nulla le due Audi Sw, sicuramente rubate e nascoste da qualche parte dopo il colpo, se non date alle fiamme per cancellare ogni possibile traccia che possa ricondurre ai malviventi.

Il bottino sarebbe potuto essere di gran lunga superiore se il colpo fosse stato messo a segno nelle due notti precedenti quando il bancomat dispone del denaro caricato per il fine settimana. Denaro che potrebbe essere non utilizzabile perché macchiato con una sostanza chimica rossa appena scattato il sistema antifurto e antirapina della cassa di prelievo automatica.

Come documentato dalle immagini del sistema di sorveglianza, i banditi a bordo di due Audi Sw, dopo aver abbattuto la cancellata di accesso al parcheggio interno del superstore, hanno sfondato con la parte posteriore di una delle vetture in retromarcia la vetrata d’ingresso, dove si trova appunto il bancomat della Banca nazionale del lavoro. Dal bagagliaio dell’auto hanno estratto una grossa fune già legata al pianale e imbragato la colonnina di erogazione di denaro Due strattoni e la macchinetta è stata sradicata dal suo basamento tassellato e issata nel bagagliaio delle seconda Audi, partita poi per destinazione ignota.

Per l’operazione sono occorsi tre minuti. Due minuti dopo è arrivato il personale dell’istituto di vigilanza, presso la cui centrale era scattato l’allarme, seguito dalla pattuglie della squadra Volanti. Ma i due minuti di vantaggio sono serviti alla banda per scappare e far perdere le tracce. Probabilmente alcune notti prima erano stati studiati dai malviventi i tempi del colpo. Infatti l’allarme era stato fatto scattare a vuoto, ma con il cronometro in mano per stabilire quanto tempo avrebbero impiegato i vigilantes e le forze dell’ordine ad arrivare. (l.on)

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