La Nuova Sardegna

verso le regionali 

Le sindache: le donne contino di più

Assemblea il 18 ottobre a Oristano in vista del rinnovo del Consiglio

11 ottobre 2018
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CAGLIARI. Le donne devono contare di più in politica e non solo perché «siamo riuscite a ottenere la doppia preferenza di genere alle Regionali». È con questa motivazione, forte, decisa e convinta, che le sindache di Sardegna si sono autoconvocate il 18 ottobre, alle 10, nell’aula consiliare di Oristano. Senza star dietro alle differenze di partito, hanno dato alle stampe un manifesto in cui a dominare è il ritratto di Eleonora d’Arborea e con a fianco il perché della riunione: «Confronto fra le amministratrici in vista delle regionali». Poco più sotto ci sono le firme delle sindache che hanno promosso l’incontro: Anita Pili, Guamaggiore, Paola Casula, Guasila, Carla Medau, Pula, Daniela Falconi, Fonni, Sabrina Sassu, Cossoine, Paola Sessi, Sestu, Anna Paola Marongiu, Decimomannu, Debora Porrà, Villamassargia, e Laura Cappelli, Buggerru. Ma l’invito – è scritto nel manifesto – è «esteso a tutte le sindache, assessore e consigliere della Sardegna», perché «a Oristano ribadiremo l’importanza della presenza femminile nella società e il contributo positivo e concreto che le donne danno ogni giorno con la loro partecipazione e le loro decisioni alla vita politica e pubblica». Con l’obbligatoria alternanza uomo-donna nelle liste elettorali e la possibilità della doppia preferenza di genere nella scheda, nel prossimo Consiglio ci saranno più delle sole 4 elette nel 2014. Ma prima dell’auspicato risultato finale le sindache sono decise a ottenere anche più spazio ancor prima dell’apertura dei seggi. «Vogliamo essere ascoltate e contare – hanno detto – nelle trattative che ci sono e ci saranno fra i partiti e dentro le coalizioni per scrivere i programmi elettorali».

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