Oggi scuole e uffici chiusi in mezza Sardegna
A Cagliari stop alle lezioni universitarie. Pigliaru a Capoterra: il sistema dell’allerta ha funzionato
11 ottobre 2018
2 MINUTI DI LETTURA
CAGLIARI. Allerta rossa fino alla mezzanotte di oggi. Per mezza Sardegna saranno ancora 24 ore da incubo. Il maltempo continuerà a farsi sentire sui settori meridionali e orientali dell'isola con piogge di forte intensità tra cagliaritano, Ogliastra e Costa Rei. Pertanto, il Comune di Cagliari ha ordinato la chiusura di scuole e uffici, compresi musei, biblioteche, cimiteri e impianti sportivi. Analoga decisione è stata presa in tutti i comuni della città metropolitana. Ma non solo. Anche in Ogliastra e Baronia, interessate dall’allerta rossa, uffici e scuole saranno chiusi. Per esempio a Siniscola e Galtellì. Stop anche alle lezioni universitarie: chiusi tutti gli uffici dell’ateneo nei comuni di Cagliari, Monserrato e Assemini e sospese tutte le attività fino alle 6 di domani mattina. Disagi anche in aeroporto a Elmas. A causa dei troppi fulmini gli aerei non potevano rifornire, pertanto sono potuti partire solo quelli con il serbatoio già pieno di carburante.
Il presidente Francesco Pigliaru e l’assessore dei Lavori pubblici, Edoardo Balzarini, ieri pomeriggio sono andati a Capoterra, nei luoghi maggiormente colpiti. Accompagnati dal personale della Protezione civile regionale si sono confrontati con il sindaco di Capoterra e il Genio Civile. Pigliaru ha inoltre voluto verificare con Anas l'efficienza del sistema di allerta e blocco viabilità: «A una prima ricognizione, il sistema pare avere funzionato – ha dichiarato il governatore – la strada è stata bloccata prima che si verificassero crolli, garantendo la sicurezza degli automobilisti ed evitando conseguenze peggiori come quelle di 10 anni fa. Adesso pensiamo a porre riparo ai danni: siamo pronti a intervenire subito anche con risorse regionali, se necessario, proponendo un intervento con l'assestamento di bilancio in discussione in questi giorni». Già nella mattinata il presidente Pigliaru, insieme all’assessora Donatella Spano, era stato nella sala operativa della Protezione civile a Cagliari da dove ha seguito i primi sviluppi dell’emergenza. L’unico lato positivo di questa terribile giornata, come ormai accade sempre di fronte ai sempre più frequenti eventi calamitosi, è la grande solidarietà nei confronti delle centinaia di persone in difficoltà. Anche questa volta sui social si sono susseguiti i messaggi di alberghi e ristoranti che si mettevano a disposizione per ospitare chi è rimasto senza un tetto sotto cui dormire o non è riuscito a rientrare a casa.
Il presidente Francesco Pigliaru e l’assessore dei Lavori pubblici, Edoardo Balzarini, ieri pomeriggio sono andati a Capoterra, nei luoghi maggiormente colpiti. Accompagnati dal personale della Protezione civile regionale si sono confrontati con il sindaco di Capoterra e il Genio Civile. Pigliaru ha inoltre voluto verificare con Anas l'efficienza del sistema di allerta e blocco viabilità: «A una prima ricognizione, il sistema pare avere funzionato – ha dichiarato il governatore – la strada è stata bloccata prima che si verificassero crolli, garantendo la sicurezza degli automobilisti ed evitando conseguenze peggiori come quelle di 10 anni fa. Adesso pensiamo a porre riparo ai danni: siamo pronti a intervenire subito anche con risorse regionali, se necessario, proponendo un intervento con l'assestamento di bilancio in discussione in questi giorni». Già nella mattinata il presidente Pigliaru, insieme all’assessora Donatella Spano, era stato nella sala operativa della Protezione civile a Cagliari da dove ha seguito i primi sviluppi dell’emergenza. L’unico lato positivo di questa terribile giornata, come ormai accade sempre di fronte ai sempre più frequenti eventi calamitosi, è la grande solidarietà nei confronti delle centinaia di persone in difficoltà. Anche questa volta sui social si sono susseguiti i messaggi di alberghi e ristoranti che si mettevano a disposizione per ospitare chi è rimasto senza un tetto sotto cui dormire o non è riuscito a rientrare a casa.
