La Nuova Sardegna

La mamma di Assemini ha perso la vita intrappolata nell’auto

di Luciano Onnis
La mamma di Assemini ha perso la vita intrappolata nell’auto

La vittima aveva 44 anni: trascinata via dalla corrente In salvo il marito e le 3 figlie. Il corpo trovato in un canneto

12 ottobre 2018
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ASSEMINI. La flebile speranza di trovare ancora in vita Tamara Maccario, 44 anni di Assemini, dopo ore di ricerche a vuoto nel buio della notte e in quell’inferno di acqua e fango che aveva travolto l’auto con dentro lei, il marito e le tre figlie, si è affievolita intorno alle 8 di ieri mattina quando la vettura è stata avvistata, immersa quasi interamente nella melma, a circa cinque chilometri di distanza. Nell’abitacolo la dispersa non c’era, per cui la speranza si è riaccesa, per spezzarsi definitivamente un’ora con il ritrovamento a qualche centinaio di metri dall’auto di un corpo imbrigliato in un canneto nel tratto terminale del rio Sa Mura, allo sbocco nello stagno di Elmas. Salvi invece i familiari, ricoverati per accertamenti in ospedale.

È stato un pescatore ad avvistare l’auto sommersa e a dare l’allarme. Sul posto, dopo i carabinieri della compagnia di Cagliari e i vigili del fuoco del comando provinciale, sono arrivati anche uno zio e un fratello della donna dispersa. E sono stati loro, quando è stato trovato il corpo nel canneto, a capire da un particolare che si trattava di Tamara: nella melma si intravvedevano appena le scarpe rosse, che hanno riconosciuto. Il corpo senza vita era proprio quello della loro congiunta, cercata spasmodicamente per tutta la notte in uno scenario apocalittico dalla task force composta da carabinieri, vigili del fuoco, protezione civile ed elicotteristi dell’esercito di stanza a Decimomannu, a bordo di un HH212 con visori notturni.

Tiziana Maccario non è riuscita a sfuggire alla furia del rio Sa Mura ingrossatosi a dismisura. Con il marito Antonello Contini (48 anni), le figlie Arianna (26) e le due gemelle 14enni stavano scappando dalla loro abitazione di Sa Traia, nella campagna a breve distanza dal centro urbano di Assemini lungo la provinciale 2 per Sestu, assediata dal mare d’acqua che aveva già allagato la campagna intorno e si avvicinava sempre più alla loro casa.

Il dramma era iniziato intorno alle 23 di mercoledì quando tutto l’hinterland cagliaritano è stato investito da un nubifragio di inaudita portata, anche più violento di quelli che si sono succeduti la notte e la giornata precedenti con effetti devastanti nell’area metropolitana fra Cagliari, Capoterra, Uta e Assemini. A mezzanotte la decisione di scappare dall’inferno d’acqua che avanzava. Tutti sulla Peugeot Bipper Tepee monovolume verso la salvezza, ma percorse poche centinaia di metri nello stradina sterrata già allagata che riporta alla provinciale 2, si sono trovati davanti un muro d’acqua insormontabile, con la sede stradale diventata ormai un tutt’uno con il canalone. L’auto è finita in balia della fiumana, gli occupanti in preda al panico hanno deciso di abbandonarla e mettersi in salvo cercando appigli nella vegetazione e nei tratti di terreno rialzati.

Ci sono riusciti gli altri, ma non Tamara Maccario, trascinata via con la macchina in un solo istante. Nel buio della notte squarciato dalla tempesta di fulmini, la figlia maggiore si è aggrappata a un albero e ha cominciato a urlare («Volevo vivere», dirà più tardi al sindaco di Assemini, Sabrina Licheri, che provava a confortarla), le due gemelle hanno raggiunto un’abitazione rurale e chiesto aiuto, il padre ha trovato rifugio in un vecchio casolare. Qualcuno intorno all’una ha sentito le invocazioni di aiuto della figlia maggiore e delle gemelle e, dopo averle soccorse, dato l’allarme.

Sul posto sono accorsi in forza vigili del fuoco, carabinieri, protezione civile, supportati da un elicottero dell’Esercito con il visore notturno. Antonello Contini è stato avvistato e issato a bordo con il verricello dell’aerosoccorritore. Solo alle prime luci del giorno è stata avvistata anche l’auto, trascinata per circa cinque chilometri dal rio Sa Mura fino alla foce sullo stagno di Elmas. I sommozzatori dei vigili del fuoco, operando in condizioni difficilissime, hanno raggiunto il veicolo e accertato che dentro non c’era nessuno. Il corpo della donna dispersa, Tamara Maccario, era 200 metri più in là, impigliato in un canneto.

È stata richiesta l’autopsia della salma. E, tragedia nella tragedia, a rischiare penalmente potrebbe essere il marito se venisse accertato un suo comportamento imprudente nel tentativo di salvare dall’acqua la famiglia.

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