La Nuova Sardegna

Insulti alla famiglia Cucchi, bufera sull’ex An

Insulti alla famiglia Cucchi, bufera sull’ex An

L’ex consigliere regionale Usai ha caricato su Facebook un post contro Ilaria, la sorella di Stefano

14 ottobre 2018
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CAGLIARI. A prima vista sembrerebbe un odiatore di professione, uno dei tanti “haters” che popolano il web e sono convinti che i social network siano una zona franca in cui si può dire qualsiasi cosa. Invece Edoardo Usai, autore di post al veleno contro la sorella di Stefano Cucchi, è un ex consigliere regionale di Alleanza Nazionale, ex assessore comunale di Cagliari ma soprattutto un avvocato che esercita a Cagliari. L’ultimo post caricato su Facebook ha scatenato una tempesta sul web: «Posto che lo spacciatore Cucchi é stato ucciso da due carabinieri (al processo si vedrà) – scrive Usai su Facebook – posto che la sorella ha cercato, invano, di essere eletta deputato comunista, posto anche, e di più, che la sorella e la famiglia hanno avuto un risarcimento di un milione e 300centomila euro, cazzo vuole più quella befana della sorella?». Edoardo Usai che in un arco di tempo piuttosto ridotto è riuscito a produrre insulti in serie indirizzati a migranti, politici, giornalisti e, in sostanza, chiunque non segua la sua linea di pensiero. Capita così che sulla bacheca della sua pagina Facebook il caso Riace venga ridotto a “puttane gratis per vecchi rincoglioniti”o che Inge Feltrinelli diventi “la vedova del terrorista Giangiacomo, mica la madonna di Lourdes” o che l’Onu venga rimodulato a “una cosa che succhia decine di milioni di euro per dare da mangiare a migliaia di magnaccia”. Nella pagina gestita dall’ex consigliere regionale non mancano “gli zingari che infestano i treni” e l’esultanza per il blocco delle navi delle Ong che operano nel Mediterraneo che, in realtà, sarebbero l’anello di un circuito legato agli scafisti che garantirebbe introiti corposi alle organizzazioni non governative. Nel mirino dell’ex politico nato ad Ardauli sono finiti anche Laura Boldrini “una cornacchia”, Oliviero Toscani “un malato di mente”, Junker “un noto sommelier” e Gino Strada “un ex picchiatore comunista” fino a Luigi Di Majo, profilo satirico dedicato al vicepremier grillino, che Usai sembra confondere con l’originale definendolo “un coglione planetario”. (c.z.)

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