La Nuova Sardegna

L’Ad dell’Anas a Capoterra: la 195 riapre martedì

di Luciano Onnis
L’Ad dell’Anas a Capoterra: la 195 riapre martedì

Il numero uno della società annuncia la ripresa dei lavori sulla nuova strada: «Forse entro novembre»

14 ottobre 2018
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CAPOTERRA . La statale 195 riaprirà al traffico martedì prossimo e a novembre potrebbero riprendere i lavori per il nuovo tragitto. Lo ha annunciato l’amministratore delegato dell’Anas Gianni Vittorio Armani ieri mattina durante un sopralluogo nel cantiere di ripristino della strada franata mercoledì a causa della massa d’urto creata da due forze opposte: da una parte c’era l’acqua piovana arrivata come una bomba dall’entroterra e in senso contrario le ondate furiose che hanno innalzato il livello del mare sferzato dallo scirocco di quasi 2 metri. Il numero uno dell’ente statale delle strade ha annunciato che i lavori sono a buon punto e che saranno conclusi entro lunedì: «Serviranno poi 24 ore per far ‘cuocere’ il calcestruzzo utilizzato per la ricostruzione delle sponde del ponte abbattute dalla furia dell’acqua – ha precisato Armani – ma martedì la 195 sarà nuovamente percorribile». Un sospiro di sollievo per le migliaia di automobilisti (circa 40mila) che quotidianamente percorrono la litoranea da o per Cagliari oppure verso il polo Saras di Sarroch. L’intervento di ripristino è stato effettuato con urgenza ma usando tutte le precauzioni: «Siamo intervenuti su un ponte storico costruito 100 anni fa sull’originaria strada – ha continuato l’Ad di Anas –, poi completato da un allargamento più recente. Questo ha richiesto massima attenzione perché il movimento dei mezzi meccanici non facesse crollare quello vecchio. Devo sottolineare che comunque le vecchie strutture viarie sono rimaste intatte, a crollare sono state le parti spondali scalzate dallo sfogo di una enorme quantità d’acqua venuta giù in pochissimo tempo. Nel giro di 24 ore sono caduti 400 millimetri di pioggia, ovvero 40 centimetri. Tanta quanta ne viene giù in un anno in questa zona». È stata, quella del sopralluogo nel cantiere, l’occasione per parlare della nuova 195, ferma nel cassetto dei sogni. «Questa è un’area ultra protetta sotto l'aspetto ambientale – ha rimarcato Armani –, il tragitto della nuova strada è stato portato obbligatoriamente verso l’interno del territorio ma i lavori bloccati dal fallimento di una delle imprese potrebbero riprendere presto, forse già a novembre». Intanto si cercherà di allontanare il rischio dei crolli dalla “vecchia” 195: «Gli interventi – ha precisato il capo dell’Anas – rafforzeranno le parti strutturali ricostruite. Là dove siamo intervenuti nel 2009, le opere di rinforzo a monte hanno retto benissimo al flusso dirompente della massa d’acqua. Le protezioni del ponte che stiamo ricostruendo sono fatte anche in previsioni future di possibili calamità». Non poteva mancare un riferimento da parte dell’Ad di Anas alla situazione generale delle strade sarde: «Abbiamo ereditato opere che hanno tecniche costruttive molto antiche – ha commentato Armani –, non tutte sono adeguate agli standard di sicurezza odierni. Quel che possiamo fare è intervenire velocemente per riparare e mettere in sicurezza le strade, come stiamo facendo sulla 195».

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