Scontro in Corsica, morto un motociclista sardo
Un 56enne di Cagliari ha perso la vita dopo un violento impatto con un’auto nella zona di Tavera
15 ottobre 2018
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QUARTU SANT’ELENA. Conosceva quelle strade, belle e pericolose. Non era la prima volta che Michele Salis, 56enne cagliaritano che da anni abitava a Quartu Sant’Elena, visitava la Corsica e le sue lingue d’asfalto che piacciono tanto ai motociclisti come lui. Proprio in sella alla sua moto, sabato pomeriggio, il centauro che lavorava all’Arpas stava percorrendo la Rt20 – strada che taglia l’isola in due e collega Ajaccio a Bastia - insieme a un gruppo di amici. Si trovava nella zona di Tavera e pare che fosse diretto verso Bocognano, praticamente al centro della Corsica, quando uno scontro frontale con un’auto che viaggiava in direzione opposta gli è costato la vita. Il 56enne è caduto sull’asfalto e i tentativi di rianimarlo, effettuati prima dagli amici e poi dai soccorritori corsi, non sono serviti a nulla e l’uomo morto poco dopo l’incidente. Al momento non è chiara la dinamica dei fatti, l’unica cosa che pare certa è che si sia trattato di un violento scontro frontale. Sulla Rt20 il traffico è rimasto bloccato per diverse ore e su una delle strade più trafficate della Corsica si è formato praticamente subito un grande ingorgo durante le operazioni di soccorso. Prima che la circolazione potesse riprendere in sicurezza è stato anche necessario liberare la strada dai detriti dei veicoli danneggiati. La salma di Michele Salis è stata trasportata all’obitorio di Ajaccio, dove è stata raggiunta dai familiari che sono arrivati in Corsica ieri mattina, dopo essere stati avvertiti dal console italiano a Marsiglia, Alessandro Giovine. La famiglia del tecnico dell’Arpas dovrebbe rientrare oggi in Sardegna, dopo aver completato i passaggi burocratici necessari in casi come questo. L’incidente che è costato la vita al motociclista cagliaritano non è il primo accaduto sulle strade corse negli ultimi anni che, apprezzatissime dai motociclisti per la loro bellezza, sono spesso arterie molto trafficate in cui gli standard di sicurezza non sono elevatissimi.