La Nuova Sardegna

Assolta in appello la compagna di Arzu

Condannata in primo grado a tre anni e mezzo di reclusione per essersi attribuita nel 2004 la titolarità di una casa di Talana con lo scopo di coprire le attività illegali del compagno Raffaele Arzu...

16 ottobre 2018
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Condannata in primo grado a tre anni e mezzo di reclusione per essersi attribuita nel 2004 la titolarità di una casa di Talana con lo scopo di coprire le attività illegali del compagno Raffaele Arzu e per invasione di terreni per aver invaso con l’edificio un’area a uso civico, Silvia Canu Satta (35 anni) di Nuoro è stata assolta dai giudici della Corte d’Appello. Con lei è stato assolto anche Valentino Murru (61 anni) di Talana, condannato in primo grado alla stessa pena. Secondo il tribunale i due imputati avevano messo in atto un «sofisticato congegno simulatorio tendente a sottrarre un bene al pericolo dell’emissione di misure cautelari, in quanto realizzato con buona probabilità con risorse di natura delittuosa». Ma i magistrati dell’Appello - presidente Claudio Gatti - hanno accolto la tesi difensiva dell’avvocato Simonetta Pinna e li hanno assolti entrambi perché il fatto non sussiste. Il pg Marco Ulzega aveva chiesto la prescrizione dei reati con la confisca dell’immobile.

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