La Nuova Sardegna

Nuovi treni e più sicurezza la scommessa della Regione

Nuovi treni e più sicurezza la scommessa della Regione

L’assessore Careddu: abbiamo investito in qualità come mai era stato fatto Appello al governo: abbiamo bisogno del suo sostegno per proseguire il lavoro

17 ottobre 2018
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SASSARI. La cura del ferro funziona. In questi anni la Regione ha fatto investimenti a molti zeri sulle ferrovie isolane. Un restyling totale che però ha bisogno di ulteriori puntate. Ed è per questo che l’assessore ai Trasporti, Carlo Careddu, si appella al governo Conte e lo invita a proseguire sulla strada tracciata dai predecessori. Su tutti il Patto per la Sardegna, siglato da Pigliaru con Renzi nel 2016, che ha destinato 400 milioni di euro alla cosiddetta “cura del ferro”. «Un lavoro di questa portata non era mai stato realizzato e innalzerà notevolmente gli standard qualitativi e di sicurezza del servizio – afferma Careddu –. La cura però non deve essere interrotta proprio adesso e, come ho avuto modo di spiegare recentemente alla ministra per il Sud Barbara Lezzi, le ferrovie sarde hanno necessità di costanti, ulteriori e decisivi adeguamenti ai modelli europei, anche attraverso la prosecuzione del raddoppio della linea e la valutazione della sostenibilità dell'elettrificazione, temi sui quali le Regioni si spendono da tempo richiedendo maggiori risorse e un complessivo potenziamento del sistema».

Sistema di controllo. Sono quasi 20 i milioni di fondi investiti sulla rete a scartamento ordinario. Per la sicurezza spiega la Regione, entro la fine del 2018 Rfi terminerà l’installazione in tutte le strade ferrate a scartamento ordinario a nord di San Gavino del sistema Scmt. Già attivati gli interventi sulle tratte Oristano-Macomer, Macomer-Porto Torres e Chilivani-Enas. Seguiranno i lavori sulla Olbia-Golfo Aranci: termine entro il 2021.

Sicurezza. L’intervento economicamente più rilevante - 223 milioni - è la variante di percorso a scartamento ordinario tra Bonorva-Terralba e Bauladu, che consentirà un risparmio di tempo e un innalzamento dei livelli di sicurezza sulle tratte Cagliari-Sassari e Cagliari-Olbia. Fine lavori nel 2025.

Altri interventi. 50 milioni per il potenziamento tecnologico sulla Cagliari-San Gavino-Carbonia. Altri 30 alla velocizzazione della linea Oristano-Chilivani con Sassari e Olbia. E ancora 20 per soppressione di passaggi a livello, miglioramento della qualità del servizio, accessibilità alle stazioni. 1 milione per il collegamento con l’aeroporto di Olbia.

Scartamento ridotto. In corso di automatizzazione anche la rete a scartamento ridotto per garantire maggiore sicurezza e riduzione dei tempi. Per Monserrato-Isili e Macomer-Nuoro investiti 56 milioni. Altri 31,6 di risorse statali per la Sassari-Alghero/Sorso. Il soggetto attuatore è Arst. Proprio in questi giorni la linea Sassari-Alghero è stata sospesa, per la mancata revisione di tre navate metalliche e il mancato adeguamento sui sistemi di sicurezza sul controllo centralizzato del traffico ferroviario. Uno stop deciso dall’Ustif, ufficio speciale trasporti impianti fissi, che per l’Arst (e anche per sindaci e sindacati) non ha ragione di esistere. Di qui l’appello al governo per ripristinare quanto prima una tratta che ogni giorno è utilizzata da 2mila persone.

Treni Trenitalia. Il contratto di servizio firmato a luglio 2017 tra Regione e Trenitalia prevede l’acquisto di 18 nuovi treni diesel: 10 del tipo Swing, che saranno consegnati tra dicembre 2018 e il 2019 e 8, di nuova concezione e di maggiore capacità (sino a 300 posti), che saranno consegnati nel 2019. A questo si aggiungono ulteriori 90 milioni destinati ad altri 6 treni. I 26 nuovi treni rinnoveranno totalmente la flotta di Trenitalia.

Treni Stadler. Sullo scartamento ridotto la Regione ha investito quasi 90 milioni per 15 convogli Stadler: 9 automotrici già operative sulle tratte Macomer-Nuoro, Sassari-Alghero, Sassari-Sorso composte da due carrozze, e altri 6 treni da acquistare. (al.pi.)

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