La Nuova Sardegna

l’assessora 

Spano: allerta meteo tempestivo decisiva la chiusura delle strade

CAGLIARI. Se non fosse stato per la morte di Tamara Maccario, una settimana fa in fuga ad Assemini dal nubifragio nel Sud Sardegna con il marito e le tre figlie, nessuno potrebbe negare che il...

17 ottobre 2018
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CAGLIARI. Se non fosse stato per la morte di Tamara Maccario, una settimana fa in fuga ad Assemini dal nubifragio nel Sud Sardegna con il marito e le tre figlie, nessuno potrebbe negare che il «sistema della protezione civile ha funzionato». Sono state queste le parole dell’assessore all’ambiente, Donatella Spano, che in Consiglio regionale ha fatto il punto della situazione. Una vittima e un disperso, il pastore di Castiadas, ma «è innegabile che l’allarme meteo è stato tempestivo, con largo anticipo, e ha permesso alle popolazioni di mettersi al sicuro», ha proseguito, per poi ricordare che «soprattutto la chiusura immediata delle strade, a cominciare dalla Statale 195 vicino a Capoterra, ha evitato gran parte dei pericoli». Che la rete della protezione civile abbia fatto da barriera è stato riconosciuto anche dall’opposizione di centrodestra, con Stefano Tunis (Forza Italia) e Michele Cossa (Riformatori). Dopo un minuto di raccoglimento in memoria di Tamara Maccario l’assessore e i consiglieri regionali hanno ringraziato «gli oltre 800 uomini che per giorni si sono impegnati per far fronte all’emergenza e i Comuni che sono intervenuti dovunque». Certo, ci sono stati molti danni – ancora da quantificare, ma dovrebbero essere oltre i 100 milioni – e infatti la Giunta ha chiesto al Governo lo stato di calamità naturale. «La Regione interverrà subito – dice la Spano. Per ora con i 2,5 milioni a disposizione in bilancio per le emergenze. Ma presto arriveranno nuove risorse e cominceremo, con i Comuni, la ricostruzione e il risarcimento, ma soprattutto a mettere in sicurezza un territorio che dimostra di essere sempre molto fragile spesso anche per precedenti scelte scellerate». Nel dibattito qualche polemica sull’effetto delle allerte meteo sui Comuni. «Ma nella catena di comando i problemi – ha detto l’assessora – sono sempre meno, o quasi nulla, ed è dimostrato dal come abbiamo affrontato l’ultimo nubifragio». «Devono migliorare i rapporti con le popolazione – dicono Cossa e Tunis – per far fronte alla cosiddetta paura dei singoli che è un’altra delle variabili da affrontare quando scatta un’emergenza meteo». Replica della Spano: «Più conquisteremo la fiducia dei cittadini nella rete della protezione civile, meno saranno i rischi per le persone». (ua)

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