La Nuova Sardegna

Ex Keller, l’assessora Piras incontra i sindacati

di Luciano Onnis

La Regione conferma l’impegno per trovare una nuova proprietà ma per ora non ci sono novità

18 ottobre 2018
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CAGLIARI. Tutto come ipotizzato e temuto, anche se la speranza che dalle parole dell’assessora all’Industria, Maria Grazia Piras (assente il presidente Pigliaru) potessero arrivare segnali positivi ce l’avevano un po’ tutti: sindacalisti e lavoratori della ex Keller, convocati ieri in viale Trento su richiesta urgentissima alla luce della notizia che macchinari e strumentazioni della fabbrica stano per essere portati via da chi li ha acquistati all’asta indetta dai curatori fallimentari, non hanno sentito niente di che rallegrarsi. L’assessora Piras - presenti i consiglieri regionali del territorio Rossella Pinna e Gianni Lampis e il presidente del consorzio industriale di Villacidro Luca Argiolas - non ha sostanzialmente aggiunto niente di nuovo a questa infinita vertenza: c’è l’impegno della Regione nella ricerca di soluzioni che portino a una nuova proprietà della fallita Keller e alla ripresa produttiva, ma di concreto al momento niente di nuovo.

Situazione estremamente difficile e complessa perché i curatori fallimentari nominati dal tribunale civile contestualmente alla dichiarazione di fallimento del ramo aziendale Keller, hanno il coltello dalla parte del manico. I segretari provinciali di Fiom Cgil (Roberto Forresu), Fsm Cisl (Marco Angioni) e quello regionale di Uilm (Ninni Andreatta), ieri in testa alla delegazione Keller alla Regione, qualche giorno fa avevano denunciato l’inizio della vendita dell’azienda a piccoli e grandi lotti (dai carri ponte alle pentole della mensa) proprio nel momento in cui si erano riaperte le speranze con la presentazione di una proposta d’acquisto ufficiale della Keller da parte del consorzio Cogema. «Davanti a una scatola vuota come rischia di diventare la Keller se si procede con la vendita ‘spezzatino’ – hanno sostenuto i tre sindacalisti –, è normale che qualunque compratore si ritiri in buon ordine. Non consentiremo, sindacati e lavoratori, che venga portato via dallo stabilimento un solo attrezzo, né tanto meno un macchinario della linea di produzione. La Regione ha il dovere di cercare e trovare soluzioni affinché la fabbrica abbia una proprietà che la rilanci. La proposta di acquisto di Cogema non deve finire nel nulla, è l’ultima speranza per 240 lavoratori». Il presidente del Consorzio industriale, a cui la procedura fallimentare ha assegnato la proprietà, si è impegnato a far sì che l’ente possa rientrare al più presto nella disponibilità dei beni già venduti all’asta e pronti per essere portati via. Lunedì è in programma un nuovo vertice alla Regione per fare il punto della situazione.

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