La Nuova Sardegna

Riformatori: stop alla bagarre nel centrodestra

Riformatori: stop alla bagarre nel centrodestra

Fois: «Dannose le tensioni interne». Forza Italia, direzione generale di domani a rischio diserzione

18 ottobre 2018
2 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. La faida dentro Forza Italia, ormai spaccata in due tronconi, ha messo in subbuglio il Tavolo sardo del centrodestra e preoccupa molto gli alleati quando mancano una manciata di mesi alle elezioni regionali di febbraio. A lanciare l’allarme è stato Pietrino Fois, coordinatore dei Riformatori. «Le tensioni interne ai partiti – scrive in un comunicato – vanno scongiurate. Alla coalizione non servano primi della classe, ma spirito di sacrificio. Dev’essere questa la strada per arrivare a un candidato governatore che sia condiviso da tutti e soprattutto piaccia ai sardi». L'invito sembra essere un altolà alla bagarre di questi giorni fra gli azzurri di Berlusconi. «Così non va – aggiunge Fois senza entrare nel merito della contrapposizione fra il coordinatore di Fi Ugo Cappellacci e una parte di Forza Italia – Perché solidità e credibilità della coalizione sono di sicuro legati alla qualità del programma che presenteremo e all'autorevolezza delle persone che sceglieremo per realizzarlo, ma saranno anche decisivi i rapporti interni alla coalizione e il clima che si respira all'interno delle forze politiche che la compongono». Basta, poi, è la conclusione del coordinatore dei Riformatori anche con le «iniziative personali che portano solo confusione e disorientamento nell'elettorato, noi non vogliamo essere complici di chicchessia in un clima di scontri che non ci appartiene». Ai Riformatori, puntualizza Fois, «non mancano certo figure autorevoli da proporre per la presidenza della Regione, ma ci siamo sottratti dal fare annunci di qualsiasi tipo per il bene della coalizione». Intanto dal fronte di Forza Italia non arrivano segnali di pace. Si sa che il «caso Sardegna» è all’attenzione del presidente Berlusconi, ma pare che nessun portavoce delle due anime (uno è Cappellacci, l’altro il deputato Pietro Pittalis, insieme all’eurodeputato Salvatore Cicu) sarebbe stata convocata a Palazzo Grazioli, a Roma, per un confronto chiarificatore. Però i tempi sono stretti: oggi è la vigilia della direzione regionale del partito, convocata proprio da Cappellacci ma che potrebbe essere disertata dai ribelli.

In Primo Piano
Elezioni comunali 

Ad Alghero prove in corso di campo larghissimo, ma i pentastellati frenano

Le nostre iniziative