La Nuova Sardegna

il progetto approda anche a cagliari 

Rete Dafne, un numero verde per aiutare le vittime dei reati

di Stefano Ambu
Rete Dafne, un numero verde per aiutare le vittime dei reati

CAGLIARI. Un supporto per le vittime di qualsiasi reato. Con la possibilità di chiamare subito un numero verde per non sentirsi perduti e soli davanti a una violenza o a un furto. Ma non solo: sono...

19 ottobre 2018
2 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Un supporto per le vittime di qualsiasi reato. Con la possibilità di chiamare subito un numero verde per non sentirsi perduti e soli davanti a una violenza o a un furto. Ma non solo: sono assicurati anche accoglienza, ascolto, informazione sui propri diritti, supporto psicologico e psichiatrico, orientamento, accompagnamento ai servizi e mediazione. È il progetto della rete Dafne Sardegna. Dopo la presentazione della scorsa settimana a Sassari, ieri c'è stato anche il lancio dell'iniziativa nel sud dell'isola nella sede della Fondazione di Sardegna alla presenza, tra gli altri, di Carlo Mannoni, segretario generale della Fondazione di Sardegna; Romilda Tafuri, prefetto di Cagliari e Pierluigi D’Angelo, questore di Cagliari, che hanno dialogato con Annina Sardara, coordinatrice regionale del progetto. La Sardegna è la terza regione in Italia ad ospitare la Rete Dafne, nata a Torino e successivamente istituita anche a Firenze. Nell’isola sono due le sedi, a Sassari e Cagliari, e il servizio sarà accessibile tramite il numero verde 800013000, attivo 24 ore su 24. La Rete Dafne offre gratuitamente i diversi servizi a supporto delle vittime di qualsiasi reato, e costituisce attuazione alla direttive Ue su “Norme minime in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato”. In particolar modo si guarda alla parte in cui viene chiesto agli Stati membri di assicurare alla vittima, in funzione delle sue esigenze, l’accesso a specifici servizi di assistenza riservati, gratuiti e operanti nell’interesse della vittima, prima, durante e per un congruo periodo di tempo dopo il procedimento penale. Gli operatori della Rete Dafne Sardegna (psicologi, psichiatri, avvocati, assistenti sociali, educatori e mediatori), il 17 marzo hanno iniziato il percorso di formazione – curato dalla Rete Dafne Torino – con un programma che si è concluso lo scorso 23 settembre.

Il progetto, elaborato dall’Associazione “Mediatori Insieme” di Sassari e sostenuto dalla Fondazione di Sardegna, è stato realizzato tra gli altri in collaborazione con l’assessorato regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale, il Comune di Sassari, il centro per la giustizia minorile della Sardegna, i tribunali di Sassari e Cagliari, le Procure, il tribunale per i minorenni di Cagliari, i consiglio dell’ordine forense di Sassari e Cagliari, il Cipm (Centro italiano per la promozione della mediazione), la Fondazione Giulini, la Fondazione Dinamo, la Dinamo Sassari Banco di Sardegna Basket e il Cagliari Calcio.

Comune

Sassari, terremoto politico in giunta: fuori l’ex M5S Laura Useri

Le nostre iniziative