La Nuova Sardegna

Nizzi: «Basta liti dentro FI solo uniti conteremo»

Nizzi: «Basta liti dentro FI solo uniti conteremo»

Il sindaco di Olbia cerca la mediazione: «Cappellacci è stato scelto da Berlusconi ora lavoriamo insieme per trovare un nome forte come possibile governatore»

22 ottobre 2018
4 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. L’irriverente guastatore non c’è più. Settimo Nizzi indossa la giacca da moderato e cerca di rincollare il partito. Non nasconde che qualche difficoltà in Forza Italia ci sia, ma predica unità. Tutti fedeli al Verbo del Cavaliere. Nizzi mette da parte ogni polemica e chiede a tutti di lavorare per trovare i candidati migliori. E proporre tutti insieme un potenziale governatore. Un nome tanto forte e condiviso da convincere tutti nel centrodestra. L’unica mossa secondo il sindaco di Olbia per evitare che sia la Lega a scegliere il governatore.

Sindaco come vede la spaccatura dentro Forza Italia?

«Credo che i temi di dissenso vadano discussi dentro il partito e non all’esterno. Questo dovrebbe spingere tutti, me per primo, a fare di tutto per ricomporre qualsiasi frattura. Noi lavoriamo per questo. Si deve partire da un presupposto. Berlusconi è l’unico che può scegliere i coordinatori, e il cavaliere ha ribadito in una nota ufficiale la sua fiducia a Ugo Cappellacci. Si deve rispettare questa decisione. Se non fosse stato certo della sua scelta avrebbe cambiato il coordinatore in un attimo. Dobbiamo rispettare le decisioni di Berlusconi. Ora dobbiamo andare nei territori, fare riunioni, portare la gente in Forza Italia».

Resta la forte contrapposizione.

«La questione deve essere chiarita in una riunione a cui dobbiamo partecipare tutti con un intento univoco. Per prima cosa Forza Italia deve avere un suo rappresentante nella terna di nomi che dovranno essere portati alla attenzione di Berlusconi, di Salvini e della Meloni. Ecco perché il dibattito interno non deve essere portato a conoscenza di tutti. Dobbiamo avere la forza di metterci intorno a un tavolo. E chi ha più esperienza deve fare da traino per gli altri. Tutti dobbiamo lavorare in un’unica direzione. Prestissimo abbiamo le Regionali, le elezioni suppletive a Cagliari, le Europee e forse anche le Politiche. Mi spiegate a cosa serve litigare. Si deve lavorare. Si deve fare di tutto per portare a casa il migliore risultato possibile. E in questo pacchetto io ci metto anche il candidato governatore di Forza Italia».

Insomma per lei i giochi non sono ancora fatti?

«Assolutamente no. Tutto deve ancora essere deciso. Per questo noi dobbiamo rimanere uniti. In caso contrario facciamo il gioco dei nostri avversari. Noi dobbiamo trovare una figura forte, un candidato che non possa essere contestato».

Lei predica unità, ma un parte del partito ha parlato di fughe in avanti del coordinatore. Dalla scelta di Piras come vice a all’incoronazione di Tunis come candidato governatore di Forza Italia.

«Sulla scelta di Piras non entro nel merito. Spetta a Cappellacci nominarlo. Certo la condivisione sarebbe stata una mossa migliore. Ma per statuto la scelta del vice deve essere fatta dal coordinatore. Onestamente non mi fascio la testa su questa scelta. Chi ha fatto il coordinatore sa quanto questo ruolo sia delicato e richieda responsabilità. Per quanto riguarda Tunis c’è una incomprensione di fondo. Non è stato incoronato da Cappellacci. In una manifestazione pubblica è stato chiesto al coordinatore cosa pensava dell’eventualità che Tunis facesse il governatore. Secondo lei cosa poteva rispondere? Io penso che in Forza Italia ci siano menti eccelse. Persone con un curriculum adeguato e una preparazione politica tale da aspirare a fare il governatore. Basta un po’ di buon senso da parte di tutti e si uscirà in modo rapido da questa situazione. Noi abbiamo tanti potenziali candidati da presentare. Tanti potenziali governatori, sia tra quelli che sostengono Ugo, sia tra chi ha espresso dei dubbi. Abbiamo competenze in campo regionale, nazionale e internazionale».

Non teme che Forza Italia possa finire dilaniata dalle correnti come il Pd?

«No. Assolutamente no. Ho già vissuto situazioni simili. So che prenderemo la strada giusta per uscire ancora più uniti. E se ci sono dissapori meglio che vengano a galla ora che a dieci giorni dalla chiusura delle candidature. Noi ora dobbiamo concentrarci per sostenere i nostri candidati consiglieri regionali. Dobbiamo fare la squadra più forte per portare più consensi possibili al centrodestra. E anche il numero maggiore possibile di persone alle urne. Chi andrà a governare dovrà avere la più larga legittimazione possibile».

Ma a lei piace Solinas come candidato presidente?

«Io sto lavorando per avere un candidato di Forza Italia. Sul resto ci penseremo una volta che i big nazionali del centrodestra avranno analizzato i candidati governatori e avranno fatto la lo scelta. Io sono un soldato e come tale mi comporterò. Certo che io vorrei un candidato di Forza Italia alla presidenza della Regione». (l.roj)

©RIPRODUZIONE RISERVATA.
Il nuovo decreto

«La mannaia sul Superbonus devasterà tantissime vite»

di Luigi Soriga
Le nostre iniziative