La Nuova Sardegna

La Sardegna non è più "maglia nera" nella spesa sanitaria

La Sardegna non è più "maglia nera" nella spesa sanitaria

L'assessore Luigi Arru: risparmio nella spesa per i medicinali con i tagli e senza applicare ticket

22 ottobre 2018
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CAGLIARI. Sei posizioni recuperate nella classifica nazionale sulla spesa farmaceutica. Quattro anni fa la Sardegna era all’ultimo posto, ora è la prima delle sei regioni nella zona rossa. Vuol dire che il risparmio c’è stato e – come fa notare l’assessore alla sanità Luigi Arru: «Il risultato è stato ottenuto coinvolgendo tutti i medici di medicina generale e tutti i medici di famiglia. Senza fare tagli e senza mettere il ticket sui farmaci. E infatti la Sardegna è rimasta una delle poche regioni a non aver aumentato le tasse e neanche caricato sui cittadini un eventuale sovrapprezzo sui medicinali proprio per non rendere più pesante l’effetto della crisi economica».

Le tabelle. Come ogni anno, l’Agenzia italiana per il farmaco, l’Aifa, ha fatto il punto su come le regioni si sono comportate nella spesa e quanto l’acquisto dei medicinali ha inciso sul bilancio di ciascun sistema regionale. Il monitoraggio è stato sul primo semestre dell’anno, gennaio-giugno, e la percentuale è stata dell’8,04 per cento (era del 14) sugli oltre tre miliardi e 200 milioni che sono il budget della sanità in Sardegna. Certo, la quota raggiunta dalla Sardegna è ancora più alta rispetto al tetto nazionale (7,96 per cento) ma il distacco è ormai ridotto a meno di un punto. Con un calcolo approssimativo, il Sistema sanitario regionale ha oggi fra le passività 260 milioni per l’acquisto di farmaci dopo averne risparmiato quasi 190.

Il confronto. Su Facebook l’assessore Arru ha ricordato com’era lo stato della spesa nel passaggio di consegne fra la giunta di centrodestra e quella di centrosinistra che ha vinto le lezioni nel 2014. «Per chi non lo ricorda – scrive Arru nel post – quando siamo arrivati la Sardegna era all’ultimo posto, con sulle spalle il non invidiabile primato di aver la maggiore spesa farmaceutica territoriale. Va detto che in questa macro categoria sono compresi tutti i medicinali che i cittadini comprano in farmacia, con o senza prescrizione del medico di famiglia, e quelli forniti ai pazienti direttamente dalle Aziende sanitarie. Per anni la Sardegna è stata marchiata dall’Aifa come la regione in cui erano consumati più farmaci e quindi la spesa era fuori controllo. Ora non è più così.

Il sorpasso. Nel 2014 la Sardegna era all’ultimo posto della classifica nazionale con due punti svantaggio (14 contro 12) rispetto alla Calabria, penultima. Poi, nell’ordine, Calabria, Puglia, Lazio Abruzzo e Sicilia. Ora all’ultimo posto c’è l’Abruzzo, con poco più del 9 per cento oltre la spesa ideale, e poi Campania, Calabria, Lombardia e Lazio. Con la Sardegna che è diventata la prima delle regioni ancora in zona rossa.

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