La Nuova Sardegna

La sua clamorosa presa di posizione favorì la chiusura dei reparti di massima sicurezza

 La sua clamorosa presa di posizione favorì la chiusura dei reparti di massima sicurezza

La lotta armata delle Brigate rosse è stata sconfitta: potrà un giorno finire anche il terrorismo internazionale? «Mai abbassare la guardia, il mondo dell’eversione è sempre in agguato» avvisava don...

24 ottobre 2018
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La lotta armata delle Brigate rosse è stata sconfitta: potrà un giorno finire anche il terrorismo internazionale? «Mai abbassare la guardia, il mondo dell’eversione è sempre in agguato» avvisava don Salvatore Bussu, storico cappellano del supercarcere nuorese Badu ‘e Carros, morto la notte scorsa a Ozieri. Parole di incredibile attualità, riportate nel saggio-biografia “I terroristi sono miei fratelli. Don Bussu: il cappellano che piegò lo Stato”, del giornalista della Nuova Sardegna Luciano Piras. Una puntigliosa ricostruzione storica dei fatti del 1983 e delle sue conseguenze nel sistema penitenziario italiano. Un reportage di anni difficili che continuano a ripetersi nel segno del terrore internazionale. Uscito nel 2013 in versione cartacea per le edizioni Àndel@s, dal 2017 il libro è reperibile in versione ebook sullo store di Amazon.

Nel 2014 il vescovo di Nuoro, Mosè Marcia, inviò una copia del libro di Luciano Piras a tutti i cappellani delle carceri d'Italia, circa duecento, come spunto di riflessione sui problemi degli istituti di pena.

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