La Nuova Sardegna

Lotto 5, traffico deviato nella strada delle pecore

di Serena Lullia
Lotto 5, traffico deviato nella strada delle pecore

L’Anas vuole spostare il traffico all’altezza di Berchidda sulla provinciale La rivolta delle imprese che si affacciano su quel tratto: convivenza impossibile

24 ottobre 2018
3 MINUTI DI LETTURA





BERCHIDDA. Tutti in coda sulla provinciale 199. Pecore, trattori, pullman e macchine. Gli automobilisti che percorrono la Sassari-Olbia si mettano il cuore in pace. È questa la viabilità alternativa che l’Anas ha pensato per far partire il cantiere della quattro corsie del lotto 5, all’altezza di Berchidda. Deviare tutto il traffico sulla strada che passa attraverso le campagne. Una striscia di asfalto su cui, dalla metà degli anni Novanta, si concentra il traffico locale. Mezzi agricoli. Anziani pastori che in auto raggiungono alla moviola le loro proprietà. Greggi che vengono spostate da un podere all’altro. La campagna di Berchidda ha la caratteristica di essere frazionata. Un allevatore ha tanti terreni, spesso a distanza di chilometri gli uni dagli altri. E gli animali vengono spostati a rotazione. Oltre una sessantina le aziende che in questa porzione di Gallura mandano avanti le antiche tradizioni agro-pastorali. Gli imprenditori agricoli si sono organizzati in un Comitato spontaneo. Hanno incontrato i responsabili dell’Anas, ma le loro richieste si sono scontrate su un muro di indifferenza. Troppo costoso pensare a una viabilità alternativa parallela al tracciato della quattro corsie. Il consigliere regionale del Pd, Giuseppe Meloni, a maggio aveva presentato una interrogazione in Consiglio regionale. Che però non ha cambiato le cose. Il Comitato ora ha chiesto l’intervento del prefetto. La deviazione del traffico della quattro corsie sulla provinciale 199 è un attentato alla sicurezza. «Siamo disperati – commenta Mario Gaias, imprenditore agricolo con una azienda a macchia di leopardo nelle campagne tra Berchidda e Monti –. L’Anas non vuole capire la gravità della situazione, i disagi che crea alle aziende e il pericolo a cui espone gli automobilisti. Ma come di può pensare di dirottare in una provinciale tutte le macchine che arrivano dalla quattro corsie? Solo io a giorni alterni movimento su quella strada 500 capi ovini. In questo territorio quasi tutti gli imprenditori hanno proprietà frastagliate. Ettari di terreno distanti chilometri l’uno dall’altro. E oltre al bestiame spostiamo i trattori. Io ogni giorno ne ho due che si muovono sulla 199. E si sa che vanno lenti. Non capiamo per quale motivo, solo sul lotto 5, non si sia voluto creare un percorso parallelo al cantiere come per il resto della quattro corsie. Così ci condannano a morte, chiusi dentro le nostre aziende». Gaias spiega anche le conseguenze economiche di questa decisione. «L’Anas sta facendo sistemare i cartelli della nuova segnaletica – aggiunge –. Vietato svoltare nelle aziende non sono sullo stesso senso di marcia. I camion del latte o della nafta che devono raggiungerci saranno costretti a fare parecchi chilometri in più. Con un costo aggiuntivo a nostro carico». Si schiera con il mondo delle campagne anche Bastianino Sannitu, ex commissario straordinario per la quattro corsie. «Una situazione inaccettabile. Che tra le altre cose non era prevista nell’appalto del lotto. Non si può utilizzare una strada destinata al traffico locale e deviarci tutto il traffico della Sassari-Olbia. Si penalizzano le aziende per cui quella strada è fondamentale e si mette a rischio la sicurezza degli automobilisti che ogni giorno dovranno utilizzare questa arteria».

In Primo Piano
L’intervista

Giuseppe Mascia: «Cultura e dialogo con la città, riscriviamo il ruolo di Sassari»

di Giovanni Bua
Le nostre iniziative