Mangiano funghi velenosi, tre intossicati
di Angelo Mavuli
Tempio, in ospedale anziana di 90 anni e i figli gemelli di 51: la donna è molto grave
24 ottobre 2018
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TEMPIO. Una donna di 90 anni e i suoi due figli gemelli di 51 sono rimasti intossicati dopo avere mangiato dei funghi, pare da loro stessi raccolti, delle specie Amanita Pantherina, confusi forse con i più conosciuti e commestibili Mazza di Tamburu. I tre intossicati, appartenenti ad una famiglia molto conosciuta in città, pare abbiano avuto i primi sintomi, nausea e vomiti, nel tardo pomeriggio. Con l’acuirsi di altre patologie più gravi, giunte in rapida successione, i tre sono stati trasportati d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Paolo Dettori, dove i sanitari, dopo i primi interventi di emergenza, vista l’età e la gravità della donna, hanno chiesto l’intervento dell’elisoccorso per il suo trasferimento all’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia. A tarda sera, la prognosi non era ancora stata sciolta e le sue condizioni, stando alle prime informazioni, sono state giudicate gravi in considerazione anche dell’età. Per quanto riguarda i figli, trasportati ugualmente all’ospedale di Tempio, uno è stato ricoverato nel reparto di medicina mentre l’altro è stato trattenuto in osservazione al pronto soccorso.
Il grave episodio, il primo rilevante di questo genere verificatosi in città in questa stagione caratterizzata dall’abbondanza di funghi, è stato commentato in città, oltre che con preoccupazione per la salute dei tre concittadini, anche con parole severe nei confronti dell’Azienda sanitaria che circa tre anni fa decise improvvisamente di chiudere il Centro micologico, che si trovava in un locale dell’ex caserma Fadda. Il servizio, che veniva attivato soltanto nel periodo di produzione dei funghi, era stato chiuso alla fine del mandato dell’ex sindaco Romeo Frediani.
Il grave episodio, il primo rilevante di questo genere verificatosi in città in questa stagione caratterizzata dall’abbondanza di funghi, è stato commentato in città, oltre che con preoccupazione per la salute dei tre concittadini, anche con parole severe nei confronti dell’Azienda sanitaria che circa tre anni fa decise improvvisamente di chiudere il Centro micologico, che si trovava in un locale dell’ex caserma Fadda. Il servizio, che veniva attivato soltanto nel periodo di produzione dei funghi, era stato chiuso alla fine del mandato dell’ex sindaco Romeo Frediani.