La Nuova Sardegna

La barca cola a picco: salvati dopo due giorni

di Dario Budroni
La barca cola a picco: salvati dopo due giorni

Un olbiese e un maddalenino recuperati a 50 miglia dalle coste dell’isola

27 ottobre 2018
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OLBIA. Soli in mezzo al mare. Sotto il sole e sotto la luna. Tutto attorno il niente assoluto. Soltanto una immensa distesa di acqua e neanche un velato accenno di costa all’orizzonte. Roba da perderci la testa. Renato Spano, di Olbia, e Alessandro Vitiello, della Maddalena, hanno passato due giorni e due notti così. Aggrappati a una zattera con la speranza di sentire da un momento all’altro il rumore rasserenante delle eliche di un motoscafo o di un elicottero al massimo. La guardia costiera non ha smesso di cercarli neanche per un minuto. E ieri pomeriggio, quando il sole si preparava ormai al tramonto, i militari sono riusciti a localizzare i due uomini e a trarli in salvo. E tutto questo a 50 miglia dall’isola della Maddalena, quasi a metà strada tra le coste sarde e quelle della penisola. I due erano partiti da Porto Ercole, in Toscana, mercoledì mattina. Ed erano in viaggio da poche ore quando la loro imbarcazione in legno di 14 metri ha improvvisamente cominciato a imbarcare acqua, per poi colare a picco sul fondo del Tirreno. Renato Spano e Alessandro Vitiello hanno avuto soltanto il tempo di saltare su due zattere. Poi la lunga e snervante attesa in mezzo al mare. Una storia terribile che però si è fortunatamente conclusa solo con un immenso spavento. Una volta recuperati dalla guardia costiera, i due galluresi sono stati trasportati sulla terra ferma. Spano in elicottero e Vitiello a bordo di una motovedetta. Ricoverati all’ospedale Giovanni Paolo II, i due, a parte tutto, sono in buone condizioni.

Il naufragio. Spano e Vitiello, 44 anni il primo e 46 il secondo, marittimi di professione e particolarmente esperti, erano partiti da Porto Ercole, in provincia di Grosseto. Lì Vitiello aveva infatti acquistato una piccola imbarcazione, il Caimano, e aveva quindi chiesto all’amico Spano di aiutarlo nella traversata fino alla Maddalena. Mercoledì mattina la partenza. La barca, evidentemente non proprio in buono stato, ha però presto cominciato a imbarcare acqua per via di alcune infiltrazioni nello scafo. Spano si è aggrappato a una zattera, Vitiello a un’altra. I due amici hanno così passato in mezzo al mare le giornate di mercoledì e di giovedì, più la mezza giornata di ieri. Non è ancora chiaro il motivo per cui i due marittimi non siano riusciti a lanciare l’allarme. Ad avvisare la sala operativa della capitaneria di Olbia, coordinata dal direttore marittimo del Nord Sardegna Maurizio Trogu, sono stati infatti i familiari di Spano e Vitiello, particolarmente preoccupati per l’assoluta mancanza di notizie da parte dei due.

Il salvataggio. Una volta ricevuto l’allarme, giovedì è partita la motovedetta Cp870 della Maddalena. E vista la delicatezza della situazione, è stato anche chiesto l’intervento di un aereo della guardia costiera di Pescara attraverso la centrale operativa del comando generale di Roma. Nelle ore successive sono state impegnate altre cinque motovedette partite da Olbia, La Maddalena e Golfo Aranci e anche un elicottero. La svolta ieri pomeriggio, più o meno 55 ore dopo la partenza dei due galluresi da Porto Ercole, dopo che l’aereo della guardia costiera aveva notato dei rottami galleggianti in mezzo al mare. Il primo a essere stato salvato, attorno alle 17.30, è stato Alessandro Vitiello. L’uomo è stato trovato con gambe e busto infilati in una zattera ed è stato recuperato dagli uomini della motovedetta Cp 273. Vitiello, scosso e senza più forze, ha però spiegato di aver perso di vista l’amico soltanto ieri mattina. Quindi le ricerche sono proseguite nella stessa zona e poco più tardi l’elicottero Nemo 07, a 5 miglia di distanza, è riuscito a individuare e a recuperare anche Renato Spano, pure lui con il corpo infilato nella zattera. L’olbiese è stato immediatamente trasportato in elicottero all’ospedale della sua città, mentre il maddalenino è arrivato al porto di Olbia alle 22.30 a bordo della motovedetta della capitaneria.

Il sollievo. La notizia dei due dispersi in mare aveva fatto presto il giro della Gallura. Tanta l’apprensione soprattutto a Olbia e alla Maddalena. La notizia del salvataggio è stata quindi accolta con una certa soddisfazione. «Siamo contenti – commenta il sindaco della Maddalena, Luca Montella –. Mi congratulo con la guardia costiera per l’ottimo lavoro svolto. Siamo tutti particolarmente contenti».

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