La Nuova Sardegna

Tre paesi in marcia per ripartire dopo la tragedia

GHILARZA. Il 30 ottobre le comunità del Guilcer e del Marghine si metteranno in cammino per dare idealmente inizio a un nuovo corso. La via è quella della ricostruzione del tessuto sociale in cui si...

27 ottobre 2018
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GHILARZA. Il 30 ottobre le comunità del Guilcer e del Marghine si metteranno in cammino per dare idealmente inizio a un nuovo corso. La via è quella della ricostruzione

del tessuto sociale in cui si annidano situazioni di disagio e di degrado. Le amministrazioni e i cittadini di Ghilarza, Abbasanta e Macomer si uniranno nel nome di Manuel e di tutti i giovani e delle famiglie che hanno bisogno di aiuto per tenersi lontani o per tirarsi fuori da derive pericolose. La marcia avrà due epicentri. Uno, simbolico, è la stazione ferroviaria di Abbasanta, dove Manuel Careddu ha incontrato i ragazzi che lo hanno ucciso. L'altro è la piazza di San Palmerio, punto nevralgico della vita del paese colpito al cuore dalla ferocia dei suoi stessi figli. I partecipanti s'incontreranno a metà strada per poi dirigersi al viale delle Rimembranze di Abbasanta, ai confini dei due centri. Anche questo luogo è intriso di significati, perché con esso s'intende rappresentare l'unità d'intenti nell'affrontare il malessere sociale e giovanile delle due comunità investite dal dolore provocato dalla perdita di una giovane vita e da una furia omicida senza precedenti. «Cammineremo insieme per intraprendere una strada comune nella quale cogliere le emozioni, le esperienze e le risorse di tutti – scrivono in un documento gli amministratori dei due Comuni del Guilcer –. Per rafforzare quel senso di responsabilità che ci consentirà di offrire risposte più efficaci nel formare con coscienza i nostri figli». Nel parco delle Rimembranze sarà messo a dimora un ulivo in segno di pace fra le comunità di Ghilarza, Abbasanta e Macomer. (mac)

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