La Nuova Sardegna

Assenze al catechismo: a Bono niente cresima per 9 bimbi

Barbara Mastino
La chiesa di San Michele Arcangelo a Bono
La chiesa di San Michele Arcangelo a Bono

La rivolta di una madre: mio figlio saltava le lezioni perché io ero in ospedale. Il parroco: la mia non è una punizione, i sacramenti richiedono preparazione

28 ottobre 2018
2 MINUTI DI LETTURA





BONO. Nove bambini non ammessi alla cresima. Una decisione del parroco don Mario Curzu che - dopo avere valutato il percorso - non li ha considerati pronti. A Bono è scattata la protesta delle mamme, garbata ma decisa, perché dietro ognuno di quei tredicenni c’è una storia, una motivazione forte e in qualche caso anche una speranza che si coltiva anche fuori dalle aule del catechismo. Con la stessa sensibilità.

Malumore a Bono, le mamme considerano la decisione ingiusta ma il parroco afferma di avere agito d’intesa con il vescovo. Per cui il prossimo 11 novembre quei bambini non faranno parte del gruppo dei cresimandi.

«Lo abbiamo saputo solo un mese fa – racconta la mamma di uno dei ragazzini – il parroco aveva detto in altre occasioni che era importante la frequenza del catechismo e la presenza alla messa della domenica, ma era un segnale per spronare alla partecipazione. Nessuna decisione ufficiale. Ora, invece, sappiamo che è davvero così. La nostra è una storia particolare: il mio bambino è mancato, è vero. Ma io ero in ospedale per curare una malattia grave, facevo la chemio. E mio marito lavorava fuori. Il bambino la domenica veniva a trovarmi, non era facile per lui essere come gli altri coetanei».

È solo una delle storie, ciascuno conosce le difficoltà familiari, «quelle che la chiesa dovrebbe comprendere e fare proprie per aiutare chi è in difficoltà – dice un’altra mamma – ma prendiamo atto che non è così».

Il sacerdote si è detto irremovibile. Ha sostenuto la sua tesi: «Un sacramento così importante richiede preparazione per accoglierlo». E sostiene di avere fatto sapere già da tempo «che i ragazzi ritenuti non preparati non avrebbero fatto la cresima».

Incomprensioni e dialogo insufficiente, storie che coinvolgono famiglie e bambini relegate a una sorta di diatriba paesana e che, invece, avrebbero meritato ben altra attenzione. Il parroco non ha gradito la polemica che si sta sviluppando a Bono attorno al “divieto di cresima” per i 9 bambini, ma assicura «di non avere mai voluto punire nessuno» e sottolinea che la sua decisione «è stata guidata dalla sola e unica volontà di riaffermare la serietà del sacramento della cresima». Le mamme non ci stanno, da qui all’11 novembre auspicano un intervento del vescovo al quale hanno già chiesto un incontro da tempo. E attendono una risposta, magari dopo avere avuto la possibilità di spiegare le proprie ragioni. Intanto la polemica resta in piedi e rischia di allargarsi ulteriormente.

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sin
Le nostre iniziative