La Nuova Sardegna

Danni in tutta l’isola flagellata dal maltempo

di Antonello Palmas
Danni in tutta l’isola flagellata dal maltempo

Venti a 160 chilometri orari, una donna ferita da un albero a Posada

30 ottobre 2018
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SASSARI. Il fatto che non ci sia scappato il morto è già un successo. L’isola ha vissuto una giornata irreale sotto il profilo del meteo, che ha proposto un repertorio inedito capace di provocare danni ingenti, per fortuna senza vittime: grandinate di quelle che pensi di poter vedere solo nei video sul web, con palle di ghiaccio di dimensioni inusuali, forti piogge concentrate in pochi minuti con numerosi allagamenti, vento da sud ovest sino a 160 km, con cadute di rami. A Posada è stata sfiorata la tragedia: Clelia Maiale, 68 anni, era a bordo della sua Fiat Panda, in località Rosinzolu, all’uscita dal paese in direzione Olbia, quando il tronco di un grosso albero ha sfondato la cappotta del mezzo. Ferita, la donna è stata trasportata d’urgenza all’ospedale San Francesco di Nuoro e dimessa in tarda serata.

Ma sono stati innumerevoli gli episodi e le segnalazioni legati alla furia del maltempo scatenato dalla presenza sul Mediterraneo centrale di quella che Sardegna Clima Onlus definisce «una circolazione ciclonica chiusa con un fronte freddo vicino alla Sardegna, che ha portato dal Sahara una quantità inedita di polveri offuscando i cieli dell’isola». Da qui la strana colorazione giallognola notata in varie zone. E la giornata di ieri è stata caratterizzata anche da un forte abbassamento delle temperature. Ma dal pomeriggio odierno la situazione è destinata a migliorare.

In alcune aree dell’isola sono caduti chicchi di grandine di dimensioni incredibili, come palle da golf e anche più: è successo ad Alghero e a Santa Teresa, nella frazione di Porto Pozzo, dove qualche persona in fuga è stata colpita in testa e sulle spalle ed è rimasta lievemente ferita. In entrambe le zone si segnalano parecchie auto con carrozzerie e vetri danneggiati dall’impatto dei proiettili di ghiaccio. Ad Alghero per la forza del vento ha persino ceduto una parte del teatro comunale, col sindaco Bruno che ha preannunciato la richiesta dello stato di calamità e ha chiuso le scuole anche per oggi. Problemi anche all’aeroporto di Fertilia, dove il volo Ryanair da Bologna è stato dirottato su Olbia, così come dal Cossta Smeralda è partito il volo da Fertilia per il capoluogo emiliano. Sempre in tema di trasporti, a Porto Torres è stato sospeso il collegamento dei traghetti con Genova. Il traghetto che doveva partire da Cagliari per Napoli ieri sera partirà questa mattina; rinviata a stamane anche la partenza del Civitavecchia-Cagliari di ieri sera. Ieri sono stati chiusi il porto canale di Cagliari e gli attracchi per gli stabilimenti Sindial e Saras. Interrotta per la caduta di un masso la statale dell’Anglona vicino a Castelsardo.

In alta Gallura il vento ha fatto davvero paura, soffiando con particolare forza a Luras dove un rosso autoarticolato che trasportava sughero è stato rovesciato dalle raffiche. È volata via la copertura dello stadio Limbara. E il proprietario di una piccola 500 vecchio modello se l’è vista brutta quando il vento ha sollevato la vettura spostandola di qualche metro, per poi lasciarla preda della grandine che ha sfondato i vetri. Per l’uomo solo lievi ferite. Altre due auto sono state colpite da alberi sradicati, per fortuna senza conseguenze serie per gli occupanti. Paura anche per il personale di un ristorante di Tempio, nella tenuta di Bonvicino, una zona investita in pieno dalla bufera: è persino caduto un grosso pino sul retro del locale.

Nell’Oristanese non si contano gli alberi caduti, i cartelli stradali e i semafori finiti in terra, le auto danneggiate. I chioschi del lungomare di Torregrande sono stati travolti dalle ondate del mare del golfo, a memoria, mai così agitato. E nella peschiera di Santa Giusta l’innalzamento dello stagno ha fatto finire i muggini in mare. A Sindia un capannone è crollato uccidendo alcune pecore. Mentre a Fonni è esondato un fiume, a Nuoro brutta avventura per i bambini della scuola materna di via Aosta: durante la lezione una parte del soffitto del corridoio ha ceduto, probabilmente per le infiltrazioni dovute alle forti piogge, generando il panico. Per fortuna tutti si trovavano nelle aule.

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