La Nuova Sardegna

Oilos, arriva il via libera: regolerà il prezzo del latte

Oilos, arriva il via libera: regolerà il prezzo del latte

Sì della commissione agricoltura, ora manca soltanto la firma del ministro L’obiettivo è programmare le strategie evitando le fluttuazioni dei prezzi 

01 novembre 2018
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CAGLIARI. Oilos viaggia spedito verso il riconoscimento da parte del ministero dell’Agricoltura che gli consentirà di svolgere davvero il suo ruolo, quello di programmare le strategie della produzione, trasformazione e commercializzazione del latte senza essere ostaggio delle fluttuazioni economiche. Un passo importante è stato compiuto con il via libera all’iniziativa proposta dalla Regione Sardegna e dallo stesso Organismo interprofessionale latte ovino sardo da parte della Commissione politiche agricole, riunita ieri a Roma.

L’assessore all’agricoltura Pierluigi Caria parla di «ultimo miglio del lungo iter di riconoscimento, adesso manca un passaggio in Conferenza Stato-Regioni e quindi la firma del ministro Gian Marco Centinaio». Salvatore Pala, il presidente di quell’organismo nato nel dicembre 2016 ma che non è mai riuscito a dare al settore quell’impulso che era negli intenti, afferma che «con il riconoscimento finale da parte del ministero avremo tutti gli strumenti di legge per lavorare a pieno regime e chiedere le risorse per fare partire una macchina che ci permetta di intervenire davvero sulle dinamiche e le pratiche da mettere in moto per governare positivamente uno dei settori più radicati nella tradizione e nei diversi territori della Sardegna».

«Siamo sempre più vicini al traguardo – conferma Caria – ovvero per la prima volta i maggiori attori del comparto lattiero-caseario ovino sardo potranno operare per governare al meglio il mercato, fra programmi di produzione e diversificazione delle trasformazioni, così da costruire percorsi di stabilità rispetto al costante saliscendi del prezzo del latte pagato ai pastori. Abbiamo di fronte a noi una sfida unica e storicamente determinante per assicurare un futuro alle migliaia di produttori primari che tutti i giorni faticano nelle proprie aziende. Garantire una stabilità del prezzo per almeno un triennio darebbe una solidità e una capacità organizzativa maggiore alle imprese pastorali, specie sul piano della programmazione e degli investimenti». Da anni invece sbalzi e speculazioni hanno fatto fluttuare il prezzo da 1 euro a meno di 60 centesimi: «In queste condizioni – spiega Caria – qualsiasi comparto produttivo non avrebbe la forza per rimanere sul mercato».

La Regione Sardegna non ha rappresentanti all’interno di Oilos e opera solo come soggetto di supporto per le attività di assistenza tecnico-amministrativa. L’organismo interprofessionale ha sede legale presso l’Aras di Nuraxinieddu (Oristano) ed è composto da 25 soggetti che hanno designato a loro volta 11 rappresentanti: 5 del mondo della cooperazione; 3 per l’industria privata, 3 per i produttori primari (organizzazioni dei produttori composte dai pastori). Fanno parte di Oilos anche i Consorzi di tutela di Pecorino romano, Pecorino sardo e Fiore sardo, e le associazioni di categoria agricola Coldiretti, Cia, Copagri, Confagricoltura, Confcooperative, Legacoop e Agci. Affiancano il presidente Salvatore Pala i vice Pier Luigi Pinna (Fratelli Pinna di Thiesi) e Rino Putzolu (Pas di Villanovaforru).

La speranza è ora che non occorrano più interventi d’emergenza per tamponare i crolli ciclici del prezzo del latte ovino, nella convinzione che solo liberandolo dalle incertezze il settore lattiero-caseario sardo saprà essere competitivo. (a.palmas)

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