La Nuova Sardegna

Michela travolta e uccisa: dubbi su chi guidava l’auto

di Claudio Zoccheddu
 Michela travolta e uccisa: dubbi su chi guidava l’auto

Si complica la posizione del 31enne: la polizia sospetta che copra un amico

04 novembre 2018
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PISA. C’è più di un sospetto sulle dichiarazioni di Giuliano Scivoletto, l’uomo che guidava l’auto che ha travolto e ucciso Michela Sotgia, studentessa 19enne di Dorgali. L’uomo aveva dichiarato di essere solo al momento dell’incidente ma la deposizione non ha convinto gli agenti della Polizia stradale che, al contrario, credono che il 31enne che vive nella provincia di Lucca stia in realtà coprendo un amico che era in macchina insieme a lui al momento dell’incidente. In questo caso la posizione di Giuliano Scivoletto si complicherebbe nonostante gli esami tossicologici a cui è stato sottoposto abbiano dato esito negativo. Anche sotto questo punto di vista ci sono parecchi dubbi e quindi le indagini sono destinate a proseguire. Il 31enne, infatti, si è presentato in caserma nove ore dopo l’incidente e non è escluso che la autorità procedano con esami più approfonditi, come quello del capello, per capire se gli esiti dei primi esami potessero essere stati alterati dal tempo che Scivoletto ha lasciato passare prima di presentarsi, in compagnia di un avvocato, alla caserma dei carabinieri dove si è costituito.

I dubbi degli inquirenti. Le zone d’ombra che accompagnano la figura del 31enne lucchese sono quindi più di una. L’uomo ha dichiarato sin da subito di essere solo al momento dell’incidente, causato a suo dire dalla scarsa visibilità dovuta alla pioggia battente che stata cadendo sulla Versilia nelle prime ore del mattino del 1° novembre, ma le sue parole non hanno convinto gli investigatori della Polizia stradale che evidentemente hanno elementi che dipingono scenari molto diversi. Ovviamente non c’è nulla di certo e si parla di indiscrezioni investigative ma per verificare le dichiarazioni di Giuliano Scivoletto sono stati disposti alcuni accertamenti. Ad aiutare gli investigatori ci potrebbero essere anche le immagini delle telecamere attive nella zona, oppure alcune testimonianze di persone che si trovavano nei pressi del luogo dell’incidente e che potrebbero aver visto qualcosa sul lungomare utile a spiegare l’incidente. Ma, al momento non è chiaro se la polizia avrebbe già raccolto dichiarazioni di testimoni oculari, l’incidente è accaduto alle 4 del mattino, e non è detto nemmeno che gli inquirenti abbiano acquisti le immagini delle telecamere a circuito chiuso, sempre che ce ne fossero alcune puntate proprio sul quel tratto di strada che siano riuscite a registrare fotogrammi nitidi durante un’acquazzone violento come quello che si è abbattuto sulla zona

Le accuse. Per il momento le accuse formalizzate a carico di Giuliano Scivoletto sono quelle di omicidio stradale ed omissione di soccorso ma se le impressioni degli investigatori dovessero essere confermate, la lista si allungherebbe con altri due capi d’accusa perché il 31enne potrebbe essere indagato anche per favoreggiamento e falsa testimonianza. In ogni caso è chiaro che la posizione di Scivoletto sia stata vagliata con grande attenzione e che le sue parole non abbiano convinto gli investigatori.



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