La Nuova Sardegna

Paga dipendente in contanti, azienda multata

Paga dipendente in contanti, azienda multata

È successo a un’impresa alimentare nel Cagliaritano. Sanzione fino a 5mila euro

04 novembre 2018
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CAGLIARI. Un’azienda, invece di pagare la mensilità al dipendente con un assegno o tramite bonifico, l’ha fatto in contanti. E per questo è stata multata. Le norme, infatti, prevedono, dallo scorso luglio, che le retribuzioni debbano essere tracciabili e che quindi non si possano dare al dipendente i soldi in contanti. È accaduto nel Cagliaritano. Le Fiamme gialle della tenenza di Sanluri, nell’ambito di un controllo nei confronti di una società che opera nel campo del commercio alimentare, mirato alla verifica del corretto adempimento delle disposizioni che regolano i rapporti di lavoro, hanno notificato una multa al titolare: una sanzione amministrativa pari, nel massimo, a 5.000 euro. L’obiettivo di questa normativa, spiegano i militari, è quello di aumentare le tutele del lavoratore imponendo il divieto del pagamento in contanti delle retribuzioni al fine di ricevere solo importi corrispondenti a quanto scritto in busta paga. È per questo motivo che, con le nuove disposizioni, la firma apposta dal lavoratore sulla busta paga non costituisce più la prova dell’avvenuto pagamento della retribuzione. Da quest’obbligo sono esclusi i rapporti di lavoro con le pubbliche amministrazioni e i pagamenti agli addetti ai servizi familiari e domestici come colf e badanti, per i quali già una legge precedente del 2011 ha disposto che il limite dell'uso del contante per pagare le retribuzioni e i compensi non possa essere superiore a mille euro.

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