La Nuova Sardegna

Sedici morti in dieci mesi la droga spaventa l’isola

di Claudio Zoccheddu
Sedici morti in dieci mesi la droga spaventa l’isola

Undici sono state causate da un’overdose di eroina. Nel 2017 erano state 5

04 novembre 2018
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SASSARI. Sedici morti in appena dieci mesi. Il tributo di sangue che la Sardegna versa alla droga è drammatico ed è aumentato rispetto agli anni precedenti. Dal primo gennaio al tre novembre, ieri, sono stati sedici i decessi causati da overdose di sostanze stupefacenti. Il doppio di quelli registrati in Sicilia, che però conta il triplo dei soggetti a rischio per fascia d’età: tre milioni abbondanti contro uno. La droga, dunque, è ancora un’emergenza e nonostante la cronaca spesso riporti notizie drammatiche che dovrebbero preoccupare chiunque quando si parla di diffusione degli stupefacenti, l’ultimo caso è quello del 18enne di Macomer ucciso da cinque coetanei per un debito di droga, nell’isola si continua a morire per overdose a un ritmo preoccupante. L’ultimo caso risale a venerdì ed è costato la vita a un 25enne di Iglesias.

I numeri. Li raccoglie il portale web Geoverdose riportando l’età della vittima, il tipo di droga che ha portato alla morte per overdose e le condizioni in cui si trovava al momento del decesso. In Sardegna la morte ha coinvolto nella maggior parte dei casi uomini (14) di nazionalità italiana e di età compresa tra i 24 e 57 anni che sono deceduti da soli e al chiuso. Le donne morte dopo l’assunzione di una dose sono 2, il 12,5 per cento del totale. In undici casi su sedici è stata l’eroina a causare l’overdose, segno che l’allarme sul ritorno prepotente della sostanza che si ottiene mescolando la morfina con l’anidride acetica ha purtroppo anche un rapporto diretto con le morti per overdose. Gli altri decessi sono stati causati da metadone non prescritto (2), cocaina (1), cocktail di droghe mischiate con alcol (1) ma anche sostanze che non è stato possibile individuare con certezza assoluta (1).

La diffusione. La gran parte dei decessi causati da overdose è stata registrata nella zona di Cagliati, in città e nelle vicinanze. Sono otto le morti avvenute nell’area metropolitana di Cagliari, sei in città – di cui tre nel quartiere di Is Mirrionis – e tre nei paesi limitrofi: Elmas, Assemini e Maracalagonis. In città per tre volte è stata l’eroina a causare la morte, un decesso è stato invece provocato dall’assunzione di metadone non prescritto mentre l’ultimo è stato causato da sostanze che non sono state individuate con certezza. È stata invece l’eroina a provocare la morte di due uomini di 27 e 39 anni a Maracalagonis e ad Elmas. Un altro caso è stato registrato a Uta e uno a Villasor mentre sono due quelli censiti a Iglesias. Risalendo l’isola verso nord si incontro a un caso ad Arborea, un ragazzo ospite di una comunità di recupero, e uno a Cabras che ha interessato una donna di 57anni, una delle due morte per overdose nell’ultimo anno. A Castelsardo è stato invece un uomo a trovare la morte dopo aver assunto una dosa fatale di eroina mentre l’altra donna morta per overdose è una straniera che si trovava a Olbia quando ha assunto un cocktail di droghe con alcol.

Fenomeno in crescita. Gli allarmi ormai suonano un po’ ovunque ma la sensazione è che il mercato della droga abbia fatto un balzo in avanti, per quanto riguarda la diffusione delle sostanze stupefacenti, e uno indietro, se si considera la diffusione dell’eroina che è ritornata a mietere vittime come accadeva decenni fa. Nel 2017, infatti, le morti per overdose censite in Sardegna erano state appena cinque: tre nel Cagliaritano, una a Carbonia e una Olbia. L’eroina è stata la protagonista di due morti, una era avvenuta dopo l’assunzione di cocktail di sostanze stupefacenti mentre due erano stata causata da droghe non definite. Nel giro di un anno, le morti sono triplicate e l’incidenza dell’eroina è stata determinante dato che ha causato 11 dei sedici decessi censiti sino al primo novembre che, purtroppo, rischiano di essere aggiornati nei due mesi finali dell’anno.

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