La Nuova Sardegna

M5s, in forse le regionarie per scegliere il leader

M5s, in forse le regionarie per scegliere il leader

Non ancora deciso il metodo per designare il candidato governatore dopo il forfait di Puddu

06 novembre 2018
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CAGLIARI. La certezza non c’è, ma è probabile che i Cinque stelle saltino il passaggio delle regionarie per scegliere il nuovo candidato governatore. A designare il sostituto di Mario Puddu, che a metà ottobre ha rinunciato dopo la condanna in Tribunale per abuso d’ufficio, potrebbero non essere più gli attivisti del Movimento, con la collaudata procedura del voto online. Fra qualche settimana a indicare il nome potrebbe invece essere lo Staff politico nazionale. In particolare la «Casaleggio associati», che in questi giorni sarebbe impegnata in diverse consultazioni con alcuni papabili esterni ai Cinque stelle.

Incertezza. «Il metodo per la designazione non è stato ancora deciso. Comunque, ci siamo vicini», ha annunciato la deputata Emanuela Corda, durante il sit in contro i vitalizi dei consiglieri regionali. Però alla domanda diretta se ci saranno o meno le regionarie bis, ha risposto con un diplomatico «vedremo». Anche il deputato Pino Cabras non si è spinto oltre: «Siamo stati i primi ad aver scelto il candidato, ma dopo la saggia decisione del nostro Mario Puddu, che ha fatto un passo di lato, dobbiamo recuperare queste settimane e prepararci in fretta per la campagna elettorale».

Il programma c’è. Stando ai Cinque stelle, il programma per «conquistare la Regione» è pronto, mancherebbe solo il portabandiera. Mesi fa sono stati proprio i diversi parlamentari a guidare i tavoli tematici, dai trasporti alla sanità, dall’agricoltura al lavoro, e le bozze finali di quel confronto sarebbero pronte. E infatti l’ex candidato governatore Mario Puddu, anche lui presente alla manifestazione contro i vitalizi, ha detto: «Più che le persone per noi contano come sempre le idee». Ma è chiaro che nell’incertezza sul nome il Movimento non può rimanere ancora a lungo e tutti gli iscritti aspettano un segnale dallo Staff nazionale.

Nome rappresentativo. Sulla Rete, meno sulla Piattaforma Roussaeu, è quella che organizza le primarie online, e ancora meno sul «Blog delle stelle», diversi pretendenti alla carica vacante di leader si sono fatti avanti. Ci sono state diverse autocandidature, come quella di Francesco Desogus, che una settimana fa è stato fra i primi a sollevare il caso della proposta di legge sui contributi previdenziali per i consiglieri regionali. Sono circolati, in diversi forum, anche i nomi del consigliere comunale di Sassari Maurilio Murru e del cagliaritano Luca Piras, secondo classificato nelle prime regionarie alle spalle di Puddu. Però al di là dei rumors lo Staff nazionale avrebbe preso più di un contatto con alcuni personaggi di spicco della cosiddetta società civile, per sondare eventuali disponibilità e cercare quel «nome di sintesi e rappresentativo come lo era a suo tempo Mario Puddu». Se alla fine la scelta dovesse essere presa dalla «Casaleggio associati» non sarà facile per il Movimento tenere a bada gli iscritti. Soprattutto ora che non mancano certo le critiche interne dopo le ultime decisioni del governo gialloverde, quello dell’alleanza con la Lega.

Nessuno allo sbaraglio. Di sicuro, all’interno del Movimento, c’è l’intenzione di garantire al futuro candidato una visibilità che vada oltre il voto online. Per questo, nei giorni scorsi, alcuni parlamentari hanno proposto che prima di qualunque decisione ci sia «un confronto aperto fra gli attivisti per definire quale dovrebbe essere l’identikit del candidato». È una possibilità, anche se chiamarlo filtro farebbe a pugni con il regolamento dell’«uno vale uno» dei Cinque stelle. Ma i forum non risolverebbero comunque il nodo delle regionarie sì o no. Il dilemma c’è ed è per questo che tutti aspettano guardano allo Staff nazionale. Mossa che, secondo la deputata Emanuela Corda, ci sarà al massimo entro la metà di novembre. (ua)

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