La Nuova Sardegna

Malumori nel centrodestra per l’asse tra Lega e Psd’Az

Malumori nel centrodestra per l’asse tra Lega e Psd’Az

Attesa per il tour di Salvini: sarà l’ospite d’onore al congresso nazionale sardista  Forza Italia e gli altri della coalizione contestano però lo strapotere del Carroccio

06 novembre 2018
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CAGLIARI. Matteo Salvini sarà l’ospite d’onore del congresso nazionale del Partito sardo d’Azione. Ormai è ufficiale l’incastro fra il tour del ministro dell’Interno, che dovrebbe arrivare in Sardegna giovedì 22 novembre e trattenersi fino all’indomani, e l’assise dei Quattro Mori, in programma a Cagliari nel penultimo fine settimana del mese. Fino a qualche giorno fa ci sarebbe stato più di un problema per far combaciare i due eventi, ma gli ultimi ostacoli sarebbero stati risolti. Però nel centrodestra serpeggia più di un malumore per lo strapotere del patto Lega-Psd’Az

Il tour. Per motivi di sicurezza, il viaggio del segretario del Carroccio è tenuto ancora segreto e soprattutto lo sono le tappe intermedie della due giorni. Secondo diverse indiscrezioni, Salvini dovrebbe sbarcare, nel pomeriggio del 22, in un aeroporto del nord Sardegna, non si sa ancora se Alghero o Olbia, per poi trasferirsi a Nuoro o in un Comune del centro Sardegna, si parla di Orgosolo. Venerdì dovrebbe ripartire da Cagliari, dopo aver partecipato, alla Fiera, alla prima giornata del congresso del Psd’Az.

Tra la gente. Sulla traccia delle ultime manifestazioni organizzate dal commissario della Lega in Sardegna, il deputato Eugenio Zoffoli, buona parte della trasferta del ministro dovrebbe consumarsi nel Nuorese. Più volte dallo staff è stato sottolineato che «Salvini prima vuole parlare con i sardi e solo dopo annuncerà il candidato governatore del centrodestra per le Regionali di febbraio». E non è neanche un caso che la prossima riunione del Tavolo sardo della coalizione sia stata convocata – ancora dalla Lega – sempre nel centro Sardegna, a Illorai.

L’investitura. Sempre secondo le indiscrezioni che rimbalzano da Roma, Salvini dovrebbe ufficializzare il nome del candidato la sera del 22 novembre in un Comune del centro Sardegna. Poi l’indomani, a Cagliari, in apertura del congresso sardista, dovrebbe esserci l’investitura vera e propria. E sarà quella la scenografia ideale se, come pare sicuro, il portabandiera dell’alleanza alla fine dovesse essere Christian Solinas, segretario uscente del Psd’Az e a marzo eletto senatore proprio grazie al patto sardoleghista.

Alleanza rinforzata. In questi mesi, l’accordo fra il Carroccio e i sardisti s’è fatto ancora più stretto e pare aver superato di slancio, dopo l’ultima vittoria elettorale, anche le turbolenze interne al Psd’Az. E infatti alle Regionali i due partiti scenderanno in campo con un’unica lista. Sta per essere definito anche il contrassegno in cui i simboli storici, Alberto da Giussano e la bandiera dei Quattro Mori, saranno fianco a fianco. Poi oltre alle scritte Lega e Psd’Az, nel simbolo dovrebbero esserci anche quelle che richiamano Salvini e il cognome del candidato governatore, quindi Solinas.

Il resto del gruppo. Di fronte a questa ennesima dimostrazione muscolare dell’accoppiata Lega-Pds’Az, gli altri partiti della coalizione però non vogliono essere solo spettatori. Nonostante gli ultimi sondaggi annuncino che a febbraio il Carroccio finirà per essere davanti a tutti, Forza Italia è decisa a non farsi sopraffare, o almeno ci proverà. Nelle trattative al Tavolo del centrodestra, a dare manforte ai berlusconiani potrebbero essere i partiti più piccoli. Anche Fratelli d’Italia, Riformatori, Udc e Uds non sarebbero tanto d’accordo sullo strapotere della Lega nella prossima campagna elettorale.

Tavolo allargato. Nella terza riunione della coalizione, che sarà lunedì a Illorai dopo le due organizzate a Cagliari, dovranno essere aggiunte un bel po’ di sedie. Quel giorno dovrebbe essere confermato l’ingresso di Energie per l’Italia, il movimento fondato dall’ex candidato sindaco di Milano Stefano Parisi e che in Sardegna ha come coordinatore Tore Piana, della civica Sardegna Venti.20 del consigliere regionale Stefano Tunis, eletto nel 2014 nelle liste di Forza Italia, e forse anche di Fortza Paris, che ha come portavoce l’ex generale Gianfranco Scalas. In lista d’attesa ci sarebbero invece il movimento Unidos dell’ex deputato Mauro Pili, che strebbe trattando anche con l’Udc, e una lista civica formata da alcuni sindaci del centrodestra e capeggiata da quello di Castelsardo, Franco Cuccureddu. (ua)

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