La Nuova Sardegna

Lotta alla peste suina più 80% di prelievi dai cinghiali cacciati

Lotta alla peste suina più 80% di prelievi dai cinghiali cacciati

CAGLIARI. La lotta alla peste suina africana passa attraverso la collaborazione di tutti e quella dei cacciatori è sempre più importante. La raccolta dei campioni dai cinghiali abbattuti nelle prime...

09 novembre 2018
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CAGLIARI. La lotta alla peste suina africana passa attraverso la collaborazione di tutti e quella dei cacciatori è sempre più importante. La raccolta dei campioni dai cinghiali abbattuti nelle prime due giornate di caccia, partita lo scorso 1° novembre, ha segnato una crescita dell’80% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le attività di prelievo previste dal piano di eradicazione e volte a monitorare la presenza del virus nel selvatico, ha visto i cacciatori impegnati a consegnare ai servizi veterinari dell’Ats campioni da ben 1320 cinghiali, di cui circa la metà provenienti dalle sole aree infette (zone rosse) dove è presente la Psa. Sui circa 1100 soggetti già analizzati dall’Istituto zooprofilattico della Sardegna non è emersa alcuna positività al virus, mentre alcuni animali sono risultati sieropositivi (cioè portatori, con possibilità di contagio ridotta) ai test di laboratorio nei territori di Sennori, Nughedu San Nicolò e Siniscola. Aree in cui comunque si conosceva la presenza di sieropositività, destinata a sparire con l’adozione di adeguate contromisure e comunque riscontrata in pochi soggetti. I test sono appena iniziati e i conti si faranno tra qualche mese. Il monitoraggio sanitario viene effettuato anche sul parassita della Trichinella, molto pericoloso per la salute umana, e da quest’anno su due zoonosi trasmissibili all’uomo come la tubercolosi e la brucellosi, senza dimenticare la leptospirosi». Sono 650 le compagnie di caccia interessate a svolgere l’attività nell’area infetta nel selvatico, che in deroga al divieto di caccia hanno chiesto un’apposita autorizzazione all’autorità veterinaria e al corpo forestale. Devono stoccare le carcasse identificate fino all’esito degli esami e quindi al loro svincolo per il consumo. Quelle riscontrate positive al virus vengono distrutte. (a.palm.)

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