La Nuova Sardegna

sanità 

Fratelli d’Italia raccoglie le firme per cancellare l’Asl unica

CAGLIARI. All’inizio di una campagna elettorale in cui la sanità sarà uno degli argomenti più forti, Fratelli d’Italia ha deciso di puntare la prua contro l’Asl unica. Nell’aprire la raccolta di...

10 novembre 2018
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CAGLIARI. All’inizio di una campagna elettorale in cui la sanità sarà uno degli argomenti più forti, Fratelli d’Italia ha deciso di puntare la prua contro l’Asl unica. Nell’aprire la raccolta di firme per una proposta di legge d’iniziativa popolare, parlamentari e consiglieri regionali lo hanno detto: «Chiediamo ai sardi se sono d’accordo con noi ad abbattere un mostro burocratico che ha provocato solo disastri». Il primo banchetto è stato organizzato a Cagliari, davanti all’ingresso dell’ospedale Santissima Trinità, che – secondo Fdi – sarà presto ridimensionato proprio da una riforma che definiscono «scellerata». Per il deputato Salvatore Deidda: «In questi primi due – ha detto – la qualità della sanità in Sardegna è crollata e anche i conti, nonostante gli annunci del centrosinistra, continuano a essere in rosso e infatti la giunta Pigliaru sostiene di averci messo molti milioni in più per aggredire il disavanzo». Secondo il capogruppo in Consiglio regionale, Paolo Truzzu, «prima di tutto vogliamo sottolineare che il comitato “Non Asl unica” è apartitico, perché siamo convinti che sulla sanità la politica debba fare non uno ma dieci passi indietro. Secondo, l’Azienda mostruosa creata e imposta ai sardi dall’accoppiata Pigliaru-Arru, va azzerata il più in fretta possibile ed è infatti una delle prime cose che farà in centrodestra se dovesse vincere le elezioni regionali». Per poi guardare oltre: «Finora l'Ats – sempre a detta di Fdi – ha solo tagliato i servizi al cittadino, umiliare il personale sardo della sanità. E quindi serve un controriforma con tre Asl distribuite sul territorio, per ridurre le liste d'attesa e difendere i reparti di eccellenza che ci sono nei nostri ospedali». Ancora: l’Asl unica – ha detto il consigliere regionali Gianni Lampis «ha allargato lo strappo fra cittadini e territori, con un sistema ormai concentrato sulle città, mentre sono stati svuotati i piccoli Comuni, a cominciare dagli ospedali decentrati che invece devono continuare a essere il primo riferimento per chi abita nelle cosiddette aree svantaggiate». Dopo neanche mezz’ora dall’inizio della campagna contro l’Asl unica, Fdi sostiene di aver raccolto moltissime firme. «È un’altra conferma – ha rimarcato il consigliere regionale Gianluigi Rubiu – che la sanità sarda è in ginocchio e i sardi sono molto preoccupati. Lo abbiamo toccato con mano girando i vari ospedalieri, da Isili ad Oristano, da Sassari fino al Sulcis-Iglesiente, dove non solo manca il personale e le strumentazioni sono datate, ma lo stesso personale è stato messo all’angolo dalle scelte del centrosinistra e del manager Fulvio Moirano». Per Rubiu «è in atto anche un tentativo di svuotare la sanità pubblica e far crescere quella privata con un danno evidente per il bilancio della Regione e i sardi. Noi vogliamo invece un diritto alla salute garantito e omogeneo su tutto il territorio regionale». Dalla prossima settimana saranno numerose le iniziative e i banchetti organizzati dal Comitato e tutte le iniziative saranno promosse attraverso Facebook.

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