La Nuova Sardegna

Pagamenti delle imprese: nell’isola sono più lenti

di Claudio Zoccheddu
Pagamenti delle imprese: nell’isola sono più lenti

Le aziende sarde sono tra le meno puntuali d’Italia nel rapporto con i fornitori In Gallura le più regolari mentre a Oristano ci sono meno ritardatari cronici

10 novembre 2018
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SASSARI. Solo il 23 per cento delle imprese sarde rispetta i termini di pagamento dei fornitori. I pagamenti regolari, dunque, sono praticamente una rarità anche se l’isola è comunque sopra la media del resto del Mezzogiorno, ma abbondantemente sotto quella del resto della Penisola. I dati sono stati raccolti nello “studio pagamenti” realizzato da Cribis, la società del Gruppo Crif specializzata nella “business information”. La tendenza dell’ultimo periodo, poi, sembrerebbero peggiorare la percentuale perché l’andamento dei pagamenti registrato a settembre ha mostrato un lieve calo rispetto ai dati registrati nello stesso periodo dello scorso anno. E anche i dati rilevati a giugno hanno fatte segnare un calo dello 0,4 per cento rispetto allo stesso mese del 2017.

Indicatori e scenario. Gli indicatori dello studio realizzato da Cribis sono fondamentalmente due: la tendenza delle imprese a pagare i fornitori entro la data di scadenza e i dati che invece fotografo i ritardi considerati gravi, cioè quelli in cui il saldo avviene più di 30 giorni dopo la scadenza dal termine stabilito. Lo scenario indagato da Cribis, invece, mostra un calo dei pagamenti puntuali rispetto all’anno precedente pari al 1,9 per cento a fronte di un lieve aumento delle aziende con ritardo nei pagamenti superiore ai 30 giorni.

I pagamenti nell’isola. I più puntuali avvengono in Gallura e nel Nuorese, e riguardano il 24,7 per cento della imprese attività tra Olbia e Tempio (che comunque hanno subito un calo del 5,7 per cento rispetto al trimestre precedente, e il 24,4 per cento di quelle che lavorano a Nuoro e dintorni. Poi ci sono Oristano (23,9 per cento), Sud Sardegna (23,8 per cento) , Cagliari (22,6 per cento), Sassari (22 per cento) e infine l’Ogliastra ferma al 19,4 per cento. Nella classifica dei ritardi oltre i 30 giorni dalla scadenza le imprese meno croniche sono nell’Oristanese, e nel Nuorese. Il record spetta invece a Olbia-Tempio con il 18,8 per cento delle imprese ritardatarie croniche.

Il report. «I dati rilevati dalla nostra analisi a settembre di quest’anno sono in linea con il trend degli ultimi anni, nonostante un calo dei pagamenti puntuali rispetto al trimestre precedente – commenta Marco Preti, amministratore delegato di Cribis –. Una soluzione innovativa per le Pmi arriva da un’alleanza tra Cribis e Workinvoince che integra le informazioni commerciali con un marketplace per la vendita delle fatture, consentendo alle imprese di avere a disposizione la liquidità di cui necessitano in pochi giorni. Il nostro servizio permette di ridurre lo squilibrio nel capitale circolante delle imprese, che può metterne duramente in pericolo la solidità finanziaria», conclude Preti.

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