La Nuova Sardegna

I parlamentari a Di Maio: subito le Regionarie

di Alessandro Pirina
I parlamentari a Di Maio: subito le Regionarie

I 5 stelle sardi chiedono una nuova consultazione on line per la scelta del leader L’intervento di deputati e senatori per scongiurare una decisione dall’alto

12 novembre 2018
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di Alessandro Pirina

SASSARI

Tra i 5 stelle l’incubo del 2014 fa ancora paura. Allora le forti divisioni interne spinsero Beppe Grillo a ritirare il simbolo dalla corsa elettorale, condannando il M5s a 5 anni di opposizione fuori dall’aula. Oggi il Movimento non è spaccato come 5 anni fa, ma l’uscita di scena di Mario Puddu ha fatto registrare forti frizioni interne per la scelta del nuovo candidato governatore che, se non vengono appianate per tempo, rischiano di dilaniare il partito. Per questo motivo, dopo giorni di incertezza sulle modalità di scelta del candidato, il gruppo dei 15 parlamentari sardi si è riunito a Oristano - era presente anche Puddu - e ha diramato una nota congiunta. Un appello a Luigi Di Maio perché faccia ripartire la macchina delle Regionarie. O meglio hanno chiesto al vicepremier «di aprire la piattaforma Rousseau per una nuova iscrizione delle candidature alla carica di presidente della Regione e una sollecita votazione di tutti gli iscritti al Movimento».

Un’indicazione netta rispetto a quanto detto in queste ultime settimane, ovvero che la decisione sulle modalità di designazione del leader sarebbe spettata a Di Maio. Il che voleva dire nuove Regionarie ma anche una possibile nomina dall’alto senza passare attraverso una consultazione on line. Un’ipotesi che non era stata esclusa da diversi parlamentari. Ma questo scenario rischiava di frantumare il Movimento. Tra i nomi in pole c’era quello del ginecologo cagliaritano Antonio Macciò, considerato vicino a Puddu, ma il suo passato nell’Udc e addirittura candidato del centrodestra alle provinciali del Sulcis, aveva fatto insorgere la base grillina, e non solo. Di qui la decisione di cercare una posizione comune e riaprire la giostra delle Regionarie per scegliere il successore dell’ex sindaco di Assemini. Una richiesta che non lascia alternative. Per i parlamentari, insomma, dovranno essere gli iscritti alla piattaforma Rousseau a decidere il candidato governatore.

La risposta da Roma dovrà arrivare in tempi brevissimi, anche perché nel giro di una settimana o poco più saranno ufficializzati i candidati di centrosinistra e centrodestra e il M5s non può permettersi di partire in ritardo. Soprattutto visto che, ad agosto, Puddu era stato il primo a scendere in campo dopo avere vinto le Regionarie. Un successo netto, ma anche scontato, visto che lui era il grillino più popolare, il primo esponente del Movimento 5 stelle a conquistare un Comune sardo. Puddu era predestinato a candidarsi alla guida della Regione, tanto da avere rinunciato a presentarsi ad Assemini per un secondo mandato. E ovviamente la condanna per abuso d’ufficio ha fatto saltare tutti i piani. Suoi e soprattutto del M5s.

La caccia al suo successore appare dunque difficile. Non sarà facile trovare nomi popolari da fare scendere in campo. Anche perché la linea prevalente sembra essere quella di escludere i parlamentari dalle Regionarie. E dunque tra i possibili sfidanti ci dovrebbe essere il docente universitario cagliaritano Luca Piras, arrivato secondo dietro Puddu alle Regionarie di agosto, il sassarese Maurilio Murru, capogruppo in Comune e vicino al senatore Licheri, e il cagliaritano Francesco Desogus, che conterebbe sull’appoggio di Puddu e della deputata Corda. Ma chissà che alla fine non decida di essere della partita l’ex senatrice Manuela Serra, uno dei volti storici del Movimento sardo, che ha rinunciato a un secondo mandato a Palazzo Madama.

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