La Nuova Sardegna

La Caritas scommette tutto sui giovani sardi

di Mario Girau
La Caritas scommette tutto sui giovani sardi

Molti i progetti contro la dispersione e a favore dei ragazzi con situazioni difficili Il direttore: «Il sinodo mondiale dei vescovi si è concentrato su questo tema»

12 novembre 2018
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SASSARI. La Caritas in Sardegna ha fatto una scelta di metodo. Con i giovani vale la pedagogia dei fatti. Il secondo “Rapporto” certifica l’anno scorso e quest’anno una serie di progetti rivolti al mondo giovanile attraverso attività nelle scuole, alternanza scuola-lavoro, servizio civile, Policoro, sostegno alla studio, orientamento al lavoro.

Per contrastare e prevenire la dispersione scolastica ad Alghero la diocesi ha realizzato il “Dopo scuola studio”. Oltre 80 ragazzi, dai 6 ai 25 anni, in un oratorio post-scuola. Un luogo in cui i ragazzi possono riunirsi ed essere aiutati nello studio. Nell’ambito dell’iniziativa finanziata con i fondi dell’8 per mille. Occhi sulla scuola anche a Iglesias, dove la Caritas realizza il progetto “Famiglie” che si aiutano, in sinergia con le istituzioni scolastiche: vengono consegnati assegni di sostegno allo studio di 200 euro ciascuno. Fondi che arrivano dal Fondo di solidarietà diocesano. E sono destinati a studenti che si sono distinti per il profitto e che si trovano in una situazione familiare di difficoltà. Per gli universitari meritevoli e in situazione di fragilità, la stessa Caritas ha attivato il progetto “Iscola de Maduridade”: 500 euro a persona in attesa che parta il sistema “mentoring”: cioè lo studente senior aiuta quello junior.

«Abbiamo messo i giovani al centro del nostro radar – dice Raffaele Callia, da alcuni mesi direttore regionale del braccio operativo della Chiesa – perché di giovani si è occupato il sinodo mondiale dei vescovi e sulle fragilità giovanili si è concentrato il primo nostro report su povertà ed esclusione sociale».

A Lanusei in campo il progetto UmanReLab – laboratorio di relazioni umane, supporto scolastico ed extrascolastico a ragazzi in difficoltà, con particolare attenzione a quelli con problemi di apprendimento. Contro la fuga dalla scuola la Caritas di Nuoro ha attivato il Centro Studi Ce la puoi fare, in collaborazione con le Suore salesiane.Le Caritas promuovono opportunità occupative. Ad Alghero-Bosa col progetto Ortolando, in collaborazione con la Fondazione L’AlBo di Osea: quattro giovani (tra i 26 e i 36 anni) vengono supportati nella cura di un orto, per raggiungere una vita autonoma. Con la stessa Fondazione, la Caritas promuove la iniziativa autosostenibile “Stampando un’opportunità”, con la creazione di una tipografia digitale, dove alcuni giovani realizzano disegni da stampare su capi di abbigliamento. A Iglesias la Caritas supporta il progetto “Orti solidali” di comunità: 10 italiani e stranieri coltivano un terreno di 3 ettari prima in disuso. Una forma di autoproduzione, il surplus all’emporio della solidarietà e a una casa di accoglienza. Prossima tappa la costituzione di una coop agricola. Insieme è il progetto della Caritas di Lanusei, finanziato con i fondi dell’8xmille: cinque le famiglie destinatarie in condizione di povertà educativa e sociale. Prevede l’inserimento lavorativo nella fattoria sociale Giardini della Fraternità gestita dalla cooperativa sociale Amos per un componente di ognuna delle famiglie destinatarie. La Caritas cagliaritana è impegnata in percorsi di alternanza scuola-lavoro (nel 2017, sei le scuole coinvolte, sette i percorsi attivati, con circa 200 giovani impegnati in diversi servizi Caritas) e nel volontariato extrascolastico. Nel 2017, il progetto Gioele (servizio, non violenza, cittadinanza) ha coinvolto una ventina di scuole, circa 1500 studenti.

La Caritas di Oristano lavora al progetto “Migrazioni” in Italia, in Europa, nel mondo, destinato a diversi istituti superiori e scuole medie, per promuovere una corretta informazione e formazione sul tema.

La Caritas di Tempio-Ampurias promuove il progetto “Madre Terra” incentrato sull’educazione di bambini e giovani al rispetto e alla salvaguardia del creato. A Sassari l’iniziativa CiP – Circo in parrocchia: le arti circensi diventano un mezzo originale per comunicare il Vangelo, attraverso il linguaggio dei giovani (oltre 200 quelli coinvolti).

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