La Nuova Sardegna

Lotto 5 della Sassari-OIbia, slitta la chiusura: a rischio la fine per il 2020

di Luca Rojch
Lotto 5 della Sassari-OIbia, slitta la chiusura: a rischio la fine per il 2020

Rimandata di una settimana la deviazione del traffico sulla provinciale 199. Ritardi sul Lotto 4, manca ancora l’impresa che dovrà avviare il cantiere 

13 novembre 2018
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SASSARI. Qualcuno si aspettava un finale banale. Un placido countdown che portasse i cantieri placidi a metà del 2020. Fine dei lavori. Ma la Sassari-Olbia continua a riservare sorprese. Amare. Anche la banale deviazione di un tratto di strada, quello tra Monti e Berchidda, diventa una telenovela infinita. Il traffico doveva essere deviato da domani. Ma non se ne farà nulla. Almeno per questa settimana. Ma questa volta è l’Anas che subisce richieste sempre più complesse da soddisfare. Arrivano dal Comune di Berchidda e dalla Regione. Spacchettamento dei 9 chilometri in due. Con due tronconi distinti da fare uno dopo l’altro. E questa richiesta è difficile che venga accolta. E la creazione di una rotatoria a metà del tratto di 199 per consentire l’inversione dei mezzi. E in questo caso l’Anas ha già deciso di dire di sì.

Ma il nuovo allarme arriva dal Lotto 4. L’impresa che doveva subentrare ha rinunciato. Si cerca di capire se quella successiva accetterà. Ma il rischio è che si dilatino i tempi e anche la data di luglio 2020 non venga rispettata. A spiegare le strategie dell’Anas è il responsabile del coordinamento territoriale per la Sardegna, Valter Bortolan.

Direttore quando sarà deviato il traffico sul lotto 5?

«Potrei dirle la prossima settimana, ma non c’è ancora assoluta certezza. Noi eravamo già pronti a partire da lunedì prossimo, ma abbiamo avuto un incontro con la Regione e il Comune di Berchidda. Ci hanno presentato una serie di richieste, che noi ora prenderemo in esame. Questo non significa che risponderemo in maniera affermativa. Ma in attesa di completare i lavori sulla provinciale previsti in questi giorni, ci siamo dati più o meno una settimana per studiarle».

Perché una settimana?

«Perché il prefetto di Sassari ci ha chiesto di valutare la possibilità di realizzare nel tratto di 8 chilometri della 199 su cui sarà deviato il traffico del Lotto 5 una rotatoria, come gli è stato chiesto da una delegazione di cittadini, per consentire ai mezzi di fare inversione di marcia».

E le altre richieste?

«Ci sono arrivate da Comune e Regione. Vorrebbero che la deviazione venisse ridotta ed eseguita per fasi. Prima gli interventi su 4 chilometri e poi gli altri. Esaminiamo la richiesta. Perché potrebbero cambiare i tempi e i costi. Serve un’analisi accurata. Ci siamo presi una settimana per capire se la richiesta è accoglibile».

Si parla di chiusura anche per il Lotto 6.

«È una cosa del tutto differente. Sono normali chiusure molto limitate nel tempo legate alle lavorazioni nei cantieri. Saranno di qualche ora durante la giornata e per un periodo limitato. Una settimana o poco più».

Ma come è la situazione sugli altri Lotti della Sassari-Olbia?

«Il Lotto 2 è stato consegnato all’impresa e per le prime fasi dell’attività. Non si sono dimostrati così veloci come ci aspettavamo. Abbiamo mandato diversi solleciti e stiamo a vedere cosa accadrà in questi giorni. Diciamo che anche su questo l’attenzione è massima. C’è poi il lotto 4. E in questo caso c’è stata la rinuncia dell’impresa che doveva subentrare. Dopo averci fatto attendere per mesi l’azienda ha rinunciato. Ora aspettiamo la conferma della nuova impresa che dovrà subentrare. In questi giorni sono scaduti i termini e siamo pronti con il contratto. Certo che l’allungamento dei tempi per la riapertura di questo cantiere non ci lascia tranquilli. Confermiamo ancora il luglio del 2020 come data di fine lavori, ma siamo al limite. Basta pensare che dal momento della contrattualizzazione scattano i 600 giorni necessari per completare il lotto. Che significa un anno e otto mesi».

Non c’è solo la Sassari-Olbia. Sembra che qualcosa si muova anche sulla 131 nord. Da Abbasanta a Sassari. Sono partiti i lavori per l’eliminazione dei punti pericolosi?

«I cantieri ci sono, ma non sono quelli per la risoluzione dei nodi critici. In realtà lambiscono e intersecano in parte quei lotti. Ma riguardano la manutenzione e il rifacimento delle pavimentazioni della 131. Interventi indispensabili. Quelli che elimineranno i punti critici partiranno a breve. Il primo, il cui progetto esecutivo è già stato completato, prenderà il via nei primi mesi del 2019. Per gli altri due l’esecutivo è in corso avendo dovuto anche prendere in esame le richieste della Regione di modificare alcuni svincoli».

Come vanno i lavori per riparare i danni dell’ultima alluvione?

«Direi benissimo. Abbiamo completato tutti gli interventi di ripristino sulle strade danneggiate».

Siete ancora alle prese con i danni dell’alluvione del 2013.

«In realtà dei 51 interventi ne sono rimasti solo due. Uno è quello di Bitti che sarà completato entro l’anno. L’altro è sulla Olbia-Tempio e sarà terminato entro l’estate dell’anno prossimo».

E il ponte di Oloè?

«Per quello che ci compete noi abbiamo fatto tutto quello che potevamo e dovevamo. In base a una recente convenzione, proprio in questi giorni abbiamo consegnato alla Regione un modello idraulico di previsione per le piene del fiume Cedrino. Sarà utilizzato dalla Protezione civile e dalla Provincia. Un modello virtuoso, mi sento di dire da prendere in considerazione anche per altri bacini fluviali. Grazie agli idrometri e alle barriere automatiche messe lungo le strade provinciali sarà possibile prevedere anche le chiusure delle strade in caso di eventi meteo importanti».

Si ma il ponte è chiuso.

«Certo. Il ponte è di proprietà della Provincia. Noi avevamo l’obbligo di ripristinare i danni provocati dall’alluvione che non hanno interessato la struttura del ponte ma i “rilevati di approccio”. Lo abbiamo fatto. Ma dopo la fine dei lavori e il collaudo è emerso un problema alla statica del ponte. Su questo non possiamo intervenire».

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