La Nuova Sardegna

Mistero in mare aperto tra la Sardegna e l'Algeria, scomparsi 14 migranti

di Claudio Zoccheddu
Mistero in mare aperto tra la Sardegna e l'Algeria, scomparsi 14 migranti

Un’imbarcazione con il motore in avaria sarebbe alla deriva da quattro giorni. Tam tam su Facebook, il racconto di un testimone: sono stati abbandonati

13 novembre 2018
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CAGLIARI. Non danno notizie da quattro giorni e, nonostante le ricerche della Guardia costiera italiana e della autorità algerine, 14 persone, tra cui una donna in attesa, risultano disperse nel mezzo del Canale di Sardegna. Si tratta dei passeggeri di una delle tre barche partite da Annaba, in Algeria, mercoledì sera e arrivate in Sardegna giovedì mattina dove però sono sbarcati solo i passeggeri di due imbarcazioni. La sorte degli altri è un mistero che con il passare delle ore potrebbe trasformarsi nell’ennesima tragedia del mare sulle rotte dell’immigrazione clandestina, la prima però nel tratto di mare che divide Sardegna e Algeria. Sempre che il racconto dei migranti sia fondato.

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Le ricerche. Le segnalazioni sono arrivate dall’Algeria e la Capitaneria di porto di Cagliari ha subito inviato una motovedetta nella zona in cui sarebbe sparita una delle tre imbarcazioni, a circa trenta miglia dalle coste dell’isola. Il tratto di mare è stato controllato anche dal cielo senza che si trovassero tracce dell’imbarcazione. Contemporaneamente anche alcuni mezzi navali algerini hanno iniziato le ricerche senza riuscire a rintracciare la barca che sembra scomparsa nel nulla. Nella sala operativa della Capitaneria di porto di Cagliari la parola d’ordine è prudenza: «Abbiamo ricevuto la segnalazione e abbiamo inviato subito alcuni mezzi ma per il momento non siamo riusciti a rintracciare l’imbarcazione. Non abbiamo notizie certe e non siamo nemmeno sicuri che sia davvero successo qualcosa. Ci stiamo coordinando con la autorità algerine anche perché le condizioni del mare non sono buone, lo scirocco sta complicando le ricerche».

Allarme di Algeria. Dal Nord Africa sono sicuri: «Non abbiamo notizie di una barca che trasportava quattordici persone e che non è arrivata in Italia, aiutateci a ritrovarle». Il tam tam è stato amplificato dal web e tramite Facebook e la posta elettronica i parenti dei dispersi hanno iniziato a chiedere informazioni. Alì Bedrane, 26enne di Algeri, ha contattato la redazione della Nuova Sardegna per cercare informazioni e fornire la versione che gli sarebbe stata raccontata da uno dei passeggeri dell’imbarcazione prima che si perdessero i contatti: «Sono stati traditi da un’altra imbarcazione. Una delle tre imbarcazioni ha avuto un problema al motore – racconta il 26enne algerino – e un’altra gli si è avvicinata per dare assistenza. A quel punto alcuni dei passeggeri della barca in avaria avrebbero minacciato i connazionali con un coltello fino a farsi consegnare il motore lasciando undici persone in balia del mare perché tre sarebbero passate nell’imbarcazione con il motore funzionante». Il racconto di Alì, però, non è preciso ma la mobilitazione in Algeria è passata anche attraverso Facebook in cui è stata diffusa una versione molto simile a quella raccontata dal 26enne algerino. Il mistero, tuttavia, rimane e le ricerche proseguono sulle tratte dell’immigrazione clandestina che unisce la Sardegna all’Algeria ormai da parecchio tempo.
 

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